Ora c’è chi continua a parlare di sogni, chi fa campagna elettorale senza contenuti e chi chiede un voto di protesta. Il nostro discorso è serio, fatto di concretezza e onestà per proseguire sulla stessa strada iniziata nel 2008 con Gianni Chiodi”. Con queste parole Paolo Gatti ha aperto ufficialmente a Teramo la sua campagna elettorale per le Regionali del 25 maggio nelle liste di Forza Italia.
Con lui, i candidati alla presidenza della Regione e al Comune di Teramo della coalizione di centrodestra, Gianni Chiodi e Maurizio Brucchi, intervenuti a sostegno della candidatura di Gatti davanti ad una sala gremita, la Polifunzionale della Provincia, di cittadini e simpatizzanti.
“La sfida del risanamento l’abbiamo raccolta e vinta. Abbiamo chiesto sacrifici a tanti e tolto privilegi – ha continuato Gatti – ma i risultati oggi si vedono e sono importanti. Il debito pubblico è stato ridotto di un miliardo, questo vuol dire che ci sono 60 milioni di interessi risparmiati da investire nella crescita e nello sviluppo dell’Abruzzo. Siamo l’unica Regione in Italia ad aver ridotto davvero le tasse quando le imposte nazionali aumentavano”. Poi i numeri e gli obiettivi raggiunti alla guida del settore delle Politiche Attive del Lavoro e della Formazione: “Con quattro edizioni di “Lavorare in Abruzzo” – ha ricordato l’assessore uscente – quasi 6mila abruzzesi hanno avuto un contratto a tempo indeterminato, con i bandi di “Fare Impresa”, “Goal” e “Intraprendo” abbiamo finanziato 578 nuove imprese e altre 1836 attività hanno ottenuto contributi fino a 25mila euro con i fondi del Microcredito”.
Sessantamila i lavoratori abruzzesi tutelati con 300 milioni di euro di ammortizzatori sociali, più di 2mila e 500 le donne che hanno avuto un sostegno grazie ai bandi de “La crescita è donna”. Dal lavoro alla scuola, sono 7 milioni e mezzo le risorse destinate in cinque anni agli asili nido della regione, 10 milioni quelli investiti contro la dispersione scolastica e per migliorare l’offerta formativa nelle scuole abruzzesi e 31 milioni di euro le risorse destinate a ricerca e innovazione. “Per questo ho scelto come slogan “dire significa fare”, perché un politico deve passare dalle parole ai fatti, deve rendicontare con i fatti gli obiettivi raggiunti. I miei sono questi. Il voto del 25 maggio è