Giulianova. Il Comitato di Quartiere Lido e il Comitato di Quartiere Frazioni hanno convocato, ai sensi dell’articolo 36 del vigente regolamento comunale sulla partecipazione popolare, un’assemblea congiunta per il martedì 8 aprile, dalle ore 21.00, al palazzo Kursaal, Lungomare Zara, Giulianova Lido.
Unico punto all’ordine del giorno le dimissioni dei Presidenti (rispettivamente Filomena Bruno e Fernando Della Valle) e della maggioranza dei delegati, ai sensi dell’articolo 34 del citato regolamento.
Con le dimissioni dei Presidenti, di fatto, come previsto sempre nel regolamento per la partecipazione popolare, all’articolo 35, decadono i due comitati di quartiere interessati, e si dovrà tornare a nuove elezioni. Con la decadenza dei quartieri Lido e Frazioni salgono a tre i comitati che si sono sciolti per dimissioni di Presidenti e Delegati, primo fra tutti il Comitato di quartiere Paese, i cui organismi non sono mai stati ricostituiti per mancanza di candidati.
Paradossalmente, mentre l’associazione Demos sta “esportando” l’esperienza partecipativa di Giulianova in altri comuni della Provincia, e terrà una due giorni di convegni sullo stesso tema a Teramo e Giulianova, il 10 e l’11 aprile, proprio a Giulianova l’esperienza dei Comitati di quartiere si sta rivelando un fallimento, con gli organismi partecipativi mai realmente entrati nella cultura dei cittadini, anche per una probabilne non perfetta individuazione territoriale di alcuni quartieri (il comitato Frazioni, ad esempio, comprende tre contesti territoriali molto diversi e distanti tra di loro: Villa Pozzoni, Colleranesco e Case di Trento), e dello scarso appoggio logistico fornito dall’amministrazione comunale che non ha mai provveduto a fornire le previste bacheche informative nè a dare sedi adeguate ai comitati.
Anche il ruolo dell’associazione Demos, molto contestato fin dall’inizio, sembra aver influito, in parte, sul cattivo funzionamento degli organismi di quartiere, in quanto alcuni hanno visto quello che doveva essere un semplice apporto collaborativo come un’ingerenza nell’attività di presidenti e delegati scelti dai cittadini.
Ma se i comitati di quartiere sono in crisi altri organismi di partecipazione previsti dal progetto “Deliberiamoci” e dal regolamento sulla partecipazione popolare, non sono mai partiti. Parliamo del Consiglio Comunale dei Ragazzi, mai costituito, e dell’Albo delle Associazioni, per il quale fu emesso un apposito bando che, però, non ha avuto più riscontri.
Insomma la tanto pubblicizzata stagione delle partecipazione popolare a Giulianova non è mai realmente partita, e i nuovi organismi che avrebbero dovuto prendere il posto della “vecchia politica”, non hanno raggiunto lo scopo prefissosi.
E sembra che alcuni dei Presidenti e delegati, sia in carica che dimissionari, sceglieranno di continuare a dare il proprio contributo candidandosi nelle diverse liste che si formeranno per le prossime elezioni comunali, segno che i luoghi istituzionali preposti all’amministrazione della città conservano (e non potrebbe essere altrimenti), anche nella mente dei cittadini, ancora un’importanza fondamentale.