Teramo. I sindacati Fisascat Cisl e Fp Cgil di Teramo esprimono grande preoccupazione per il contenuto dei bandi di affidamento dei servizi sociale dell’Unione dei Comuni Colline del Medio Vomano che accorpa i Comuni di Basciano, Canzano, Castellalto, Cellino Attanasio, Cermignano e Penna S.Andrea e, riguardanti anche i Comuni di Arsita, Bisenti, Castiglione Messer Raimondo, Montefino e Castilenti.
Le risorse per garantire i servizi e la continuità occupazionale degli addetti, infatti, risultano ridotte di quasi il 50% e questo significa una drastica diminuzione di ore da destinare agli assistiti e di conseguenza forti tagli occupazionali.
Le organizzazioni sindacali sono, inoltre, preoccupate perché nell’emanare il bando, l’Unione dei Comuni non ha neanche inserito, come più volte suggerito, la clausola di salvaguardia in base alla quale il nuovo soggetto aggiudicatario ha l’obbligo di riassorbire tutto il personale già assunto dalla precedente impresa appaltatrice, espresso, invece, come linea di indirizzo nella determina di approvazione degli atti di gara.
“Le giustificazioni fornite dall’Ente” spiegano i segretari provinciali Alberto Maccioni e Amedeo Marcattili “non fanno venir meno i dubbi del perché di questa scelta penalizzante, che va a discapito sia degli operatori, che vedranno dimezzare il proprio salario ed il proprio impegno giornaliero, sia degli utenti dei territori interessati che avranno un servizio ridotto al minimo. Senza tener conto che gli operatori ancora oggi, dopo una lunga ed intrigata vertenza tutt’oggi in corso, vantano, attualmente, diversi stipendi arretrati da percepire”.
Nel confermare lo stato di agitazione del personale, i sindacati annunciano forti forme di protesta, che arriveranno a coinvolgere la Regione ed i Sindaci del Comprensorio, “affinché tutto questo possa essere scongiurato”.