Giulianova. “Le parole ed il comportamento del sindaco di Teramo (ndr, Maurizio Brucchi) e del Presidente del Consiglio Regionale (ndr, Nazario Pagano) ci offendono come giuliesi, come abruzzesi e come rappresentanti istituzionali del Movimento di Forza Italia”.
Lo hanno dichiarato i due consiglieri comunali di Forza Italia, Flaviano Poliandri e Gianluca Antelli, spiegando che “ieri a Giulianova si è manifestata una grande festa popolare di ritorno alla partecipazione politica, libera e spontanea. Le reazioni dei vertici del partito regionale e provinciale, stridono e celano dietro di se qualcosa di ‘rrazionale”.
I due consiglieri comunali sottolineano “che a differenza di realtà come il Comune di Pescara, (realtà conosciuta molto bene dal Presidente del Consiglio Pagano), laddove le problematiche sembrano ben più impegnative da risolvere, a Giulianova Forza Italia ha già espresso la sua volontà di candidatura a sindaco, volontà peraltro condivisa dal NCD e addirittura da una terza lista civica. Frenare una campagna elettorale, partita con liste di candidati già completate e pronte a condividere un percorso unitario è un discorso irresponsabile che non sta lucidamente in piedi. Se si immagina di consumare piccole ‘battaglie correntizie’ per accaparrarsi qualche preferenza personale in più all’interno di Forza Italia a favore dei candidati alle regionali, sacrificando sull’altare il Comune di Giulianova, si sappia sin da ora che il gioco non riuscirà e le sottrazioni alla fine saranno maggiori delle presunte somme. Noi siamo uomini di partito, ma prima di tutto siamo uomini e giuliesi! I cittadini sono stufi delle alchimie di palazzo, a Giulianova c’è una volontà popolare chiara di scrivere una pagina nuova che non verrà arrestata comunque”.
Poi l’appello per risolvere a breve la situazione creatasi: “Forza Italia regionale e provinciale dicano ora, subito, su quale nome, se lo hanno, del proprio partito, alternativo a Gianluca Antelli, intendono puntare a Giulianova, oppure concentrino le loro energie su situazioni ben più complesse da risolvere”.