Teramo. Il candidato sindaco del Pd Manola Di Pasquale aveva aperto ad un confronto con le liste civiche per stilare il programma. Apertura a cui oggi il suo diretto concorrente per la poltrona di primo cittadino risponde.
Gianluca Pomante, candidato di alcune liste civiche, risponde all’occhiolino fatto dalla Di Pasquale ma detta alcune condizioni. «I candidati – chiarisce – devono impegnarsi ad approvare, nei primi cento giorni di attività del nuovo Consiglio i regolamenti per la consultazione popolare con effetto vincolante per l’Amministrazione, la Consulta Permanente dei Quartieri e delle Frazioni, per fare proposte e progetti da sottoporre al Consiglio Comunale ed avere così rapporto diretto con il cittadino. I candidati – prosegue – non dovranno avere procedimenti penali in corso nella fase successiva alla citazione a giudizio o condanne anche provvisorie e dovranno impegnarsi a dare immediatamente le dimissioni in caso di condanna, anche provvisoria». Terzo punto: «I candidati ad ogni incarico pubblico dovranno essere selezionati, pubblicamente, sulla base dei curricula formativi e professionali, aver fatto precedente attività politica sarà ininfluente mentre aver ricoperto ogni tipo di incarico pubblico negli ultimi 10 anni sarà motivo di esclusione». Infine «la Giunta dovrà essere presentata almeno trenta giorni prima delle elezioni, per consentire al cittadino di votare la squadra di governo della città e non solo il sindaco. Sono condizioni trasparenti e chiare. Stabilite queste, possiamo sederci ad un tavolo insieme anche domani».