Alba Adriatica. “Stazione ferroviaria, terra di nessuno: spaccio e malavita”. Inizia così la lettera con la quale la Pro Loco di Alba Adriatica ha invitato il sindaco, Tonia Piccioni, ad un incontro in programma nella sede dell’associazione, il prossimo sei febbraio, per individuare soluzioni utili per arginare forme di disagio e di degrado che si vivono nel cosiddetto “ferro di cavallo”.
L’origine dell’incontro non è casuale, ma figlio di una situazione contingente: la morte per overdose di un giovane russo, trovato senza vita in un locale pubblico a due passi dalla stazione, che ha riproposto la situazione, difficile, che si vive in quella zona. Va detto, e questo nella lettera viene ribadito a chaire lettere, che la stazione di Alba era stata rimessa ” a nuovo” grazie alla collaborazione di tre associazioni (la Pro Loco, Radio Taxi Val Vibrata e Costa dei Parchi), che hanno riqualificato i locali al primo piano con l’attivazione di un punto turistico di informazione. La stessa Pro Loco, inoltre, sta effettuando dei lavori al piano superiore per la collocazione di un ostello della gioventù. ” Oggi purtroppo lo stazione è tornata ad essere la terra di nessuno”,si legge in una nota, ” luogo di spaccio e punto di riferimento per chi fa uso di stupefacenti nella vallata.
La vicenda legata alla morte per overdose di un ragazzo nel bagno di un bar nei pressi della Stazione Ferroviaria senza che nessuno se ne accorgesse, le continue minacce di tossicodipendenti e spacciatori che albergano continuamente nella stazione, furti nella sede della pro loco e nel bar della stazione, fanno la fotografia di una realtà ormai abbandonata e molto triste.
Quanto sta accadendo alla stazione Ferroviaria di Alba dovrebbe spingere molti a riflettere, ragazzi che quando scendono dal treno, sono minacciati se non disposti a elargire una sigaretta o una richiesta di denaro, viaggiatori che non possono sostare nella sala d’aspetto perché’ occupata da tossici, balordi e senza tetto”.
Non per fare vuota retorica, pensiamo, ma seriamente, che potrebbe succedere a chiunque, forse a nostro figlio o a nostra figlia, o forse proprio a noi.
Sono anni che chiediamo la video sorveglianza, che il piazzale antistante venga illuminato, abbiamo chiesto una maggiore sorveglianza, magari coinvolgendo l’Unione dei Comuni, visto che questa non è solo la Stazione di alba Adriatica, ma dell’intera vallata.
La stazione dei treni dovrebbe essere un biglietto da visita da presentare ai turisti e soprattutto luogo di sicurezza per i nostri numerosi figli che la frequentano giornalmente”.