Teramo. Anche il Movimento 5 Stella lancia l’affondo al sindaco Maurizio Brucchi. I Pentastellati attaccano il primo cittadino teramano sul fronte Nuovo Teatro, Ipogeo e Castello Della Monica.
«Il recente rilancio operato da Brucchi del progetto per il Nuovo Teatro è davvero singolare – si legge in una nota dei 5 Stelle – Ci saremmo aspettati un mea culpa, o quantomeno un accenno alla disastrosa conduzione del precedente project financing, miseramente naufragato tra i guai giudiziari della ditta appaltatrice e l’annullamento di una democratica raccolta di firme, vanificata da tardivi regolamenti referendari…Niente di tutto ciò: il primo cittadino, dopo un imbarazzato silenzio di quasi due anni, ha deciso che il teatro torna ad essere una priorità, che va costruito dov’era e che le disponibilità economiche ci sono tutte. Nell’affaire teatro abbiamo rischiato non poco: la cementificazione dell’area del vecchio stadio comunale, nonostante su tale operazione i teramani avessero posto un sostanziale veto». Non va meglio per i 5 Stelle quando si parla di arretramento della stazione: «Per fini meramente speculativi, la Giunta si sta muovendo sulla stessa falsariga: parcheggi, immobili a destinazione commerciale o residenziale, zero vantaggi per la cittadinanza».
E si continua con l’Ipogeo ed il Castello della Monica: «Manufatto di singolare bruttezza – affermano – inutile costoso ed autoreferenziale, capace con la sua sgraziata sagoma di occludere la storica visuale prospettica che collegava visivamente Corso San Giorgio e Viale Bovio. Se l’amministrazione si è dedicata con commovente dedizione a a tale opera, si è scordata del tutto del Castello Della Monica, gioiello architettonico di indubbio pregio, tornato in auge solo grazie alla disinteressato e meritorio volontariato di alcune associazioni private». Il Movimento 5 Stelle attacca l’amministrazione anche per ciò che concerne Via Longo: «I segnali di una prossima demolizione degli immobili ci sono tutti. Potremmo inoltre citare, a proposito di scelte infelici, il progressivo smantellamento degli ultimi locali della sede università di Via Crucioli, che con la loro presenza in centro assicuravano un piccolo ma significativo indotto per commercianti e ristoratori. Anche in periferia si è riusciti a fare danni: sono anni che il Comitato di quartiere Gammarana, ovviamente inascoltato, chiede con forza una modifica del tracciato dello svincolo del lotto zero. Chiudiamo questa breve disamina citando l’oggetto misterioso per eccellenza: l’ex manicomio, di proprietà ASL. Ci piacerebbe conoscere quali sono, se ci sono, le idee del solitamente vulcanico Brucchi in proposito. L’amiministrazione si è distinta per una pianificazione territoriale quindi confusa».