I 10 anni della DOCG Montepulciano d’Abruzzo “Colline Teramane”: novità per aumentare la produzione

colline_teramaneTeramo. “Il Consorzio Colline Teramane ha avviato un processo di modifica del disciplinare di produzione della DOCG Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane per raggiungere, mantenendo un prezzo competitivo, un importante obiettivo: rispondere alle sfide del mercato, producendo più bottiglie di Montepulciano d’AbruzzoColline teramane” di categoria superiore, ma ad un prezzo più competitivo.

Di fatto le modifiche proposte, in via di approvazione in sede ministeriale ed europea, porteranno il tempo di affinamento/invecchiamento della DOCG a 1 anno invece dei due previsti nell’attuale disciplinare, mantenendo il periodo di 3 anni di affinamento/invecchiamento della DOCG in versione “Riserva”, dei quali almeno 1 in botti di rovere o castagno. L’idea alla base è portare ad un incremento del numero di bottiglie DOCG “Colline Teramane”, fino ad ora mai andato oltre le 500000, per aumentare la massa critica e conquistare nuove fette di mercato”, questa la grande novità  annunciata dal Vicepresidente del Consorzio di tutela Enrico Cerulli Irelli durante l’evento celebrativo del decennale della DOCG “Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane” e della nascita del Consorzio di Tutela Montepulciano d’Abruzzo “Colline Teramane”. Quella che si è tenuta nel Laboratorio per le Arti Contemporanee Arca, in Largo San Matteo a Teramo, è stata una vera e propria festa, oltre che un’occasione di bilancio e confronto, che ha riunito i produttori di vini delle Colline Teramane, gli addetti ai lavori e i cittadini di Teramo e provincia. Nella tavola rotonda iniziale, pur con i toni di una chiacchierata tra amici, si sono toccati punti basilari del passato e del futuro dell’unica DOCG del vino abruzzese. Enrico Cerulli Irelli ha scelto una metafora sportiva definendo la DOCG Colline teramane “una freccia in più per la squadra dei vini abruzzesi”, e ha spiegato l’importanza della comunicazione che sta portando avanti il Consorzio Colline Teramane, presieduto da Alessandro  Nicodemi, insieme agli altri consorzi abruzzesi “perché è vero che gli addetti ai lavori fanno la carta dei vini dei ristoranti, ma è anche vero che nel farla vanno incontro a quello che è nella testa dei clienti, ed è nostro compito far arrivare a loro la qualità dei nostri vini”. Sulla stessa lunghezza d’onda Tonino Verna, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo, che ha spiegato quanto le ultime campagne di comunicazione stiano dando ottimi risultati in Italia e all’estero perché per la prima volta si lavora in accordo tra produttori e consorzi, per la prima volta in Abruzzo i produttori del vino “esprimono un’unica voce e una comunione di intenti. Per noi è motivo d’orgoglio lavorare con il Consorzio Colline Teramane, perché questa identità distintiva nella galassia del Montepulciano porta valore aggiunto a tutta la regione”.

 

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