“L’IMU – dichiara il sindaco – è rimasta invariata. L’addizione Irpef è rimasta quella dello scorso anno. E anche la Cosap non ha subito alcuna variazione. Non abbiamo introdotto la tassa di soggiorno, né abbiamo aumentato le tariffe per i servizi a domanda individuale. E abbiamo fatto in modo, nonostante i minori trasferimenti, che la spesa sociale, per oltre 4 milioni di euro, non venisse toccata. Nessun taglio agli asili nido, che pure di recente sono nell’occhio del ciclone come evidenziato dalla manifestazione di Pineto del 30 novembre scorso. E’ invece da sottolineare – prosegue il sindaco – come questa amministrazione abbia voluto fortemente mantenere la vecchia Tarsu, seppure con un moderato aumento dovuto ai maggiori costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, al posto della Tares. Questa, infatti, essendo una tassa proporzionale al consumo effettivo, avrebbe affossato famiglie con più persone e locali commerciali: insomma, avrebbe comportato aggravi di gran lunga superiori rispetto a quelli previsti con la Tarsu in un momento difficile per tante famiglie della nostra città. E proprio in considerazione del momento difficile che stanno attraversando le famiglie – aggiunge Mastromauro – abbiamo voluto riduzioni ed esenzioni, come quella a favore delle famiglie che hanno a carico un disabile e il cui reddito Isee non superi i 15 mila euro. In questo caso l’esenzione è del 100%. Si tratta in conclusione di un bilancio che ha attenzione alle fasce sociali più deboli”.
Il sindaco passa poi alla questione del mancato accoglimento degli emendamenti presentati da “Il Cittadino Governante”. “Quegli emendamenti non erano accoglibili in quanto non rispettavano gli equilibri di bilancio. Non si può pensare di eliminare le tasse svegliandosi la mattina senza indicare analiticamente, rispettando le prescrizioni di legge, dove attingere le somme necessarie. Tanto vero che sia i tecnici quanto il Collegio dei revisori dei conti hanno espresso parere non favorevole agli emendamenti presentati”.