“Ho provato in più occasioni – spiega Forlini in una nota – a far comprendere che la Relazione conteneva solo alcuni spunti per il futuro, ma era sostanzialmente una foto del passato e che, per il Piano Industriale (che sarà proiettato verso il prossimo triennio) si sarebbe dovuto attendere ancora qualche settimana e, nell’analisi dello stesso, alcune delle anticipazioni contenute nella Relazione sarebbero state evidentemente approfondite e discusse. Faccio riferimento, in particolare alla possibilità di coinvolgere i privati in investimenti futuri dai quali la Ruzzo Reti Spa potrebbe trarre notevoli benefici in termini di ulteriori ricavi e minori costi, tenendo comunque conto della posizione debitoria che, ad oggi, rende difficile la realizzazione di qualsiasi investimento. Ebbene su questa parte specifica ho anche tentato, d’accordo con le altre due componenti del CDA, una mediazione finalizzata ad eliminare dalla Relazione tali punti, ma invano. Infatti i Sindaci del centro sinistra – prosegue Forlini – hanno comunque voluto sottolineare la pregiudiziale relativa ai lavoratori interinali ed in staff leasing i cui contratti , su specifica prescrizione dell’Ato, andranno in scadenza o verranno disdetti e non verranno rinnovati”. Fatti che i sindaci del centrosinistra, come affermato oggi in conferenza stampa, avrebbero voluto discutere in maniera più approfondita in un secondo momento, approvando la relazione senza i punti oggetto della discussione. Ma Forlini spiega che “purtroppo, però proprio perché specificamente richiesto dall’Ato e, poi, necessariamente legato al doveroso rispetto della legge, non poteva essere eliminato dal testo della relazione. Desidero infine ribadire – conclude il presidente – che l’attuale vertice della Ruzzo Reti Spa sta facendo tutto quanto nelle sue facoltà per cercare di far uscire l’Ente dalla crisi finanziaria che lo attanaglia ed a tutti i soci ben nota: ciò può essere fatto solo con sacrifici da parte di tutti, con trasparenza e con determinazione”.