Roseto. Il sindaco Pavone non ci sta e replica duramente alle recenti polemiche del Pd rosetano, che aveva accusato l’amministrazione di “infrangere le regole democratiche”.
“Quelle dell’opposizione sono affermazioni strumentali e del tutto campate in aria – è la replica del primo cittadino – basti considerare che la variazione del Regolamento di contabilità comunale è stata approvata con l’esclusivo fine di consentire l’approvazione del bilancio di previsione nei tempi previsti. In particolare, si è deciso di portare da 20 a 10 giorni i tempi di deposito degli atti relativi al bilancio per favorirne la visione e l’esame da parte dei consiglieri, in piena linea con quanto previsto da analoghi regolamenti vigenti in altri Comuni. Peraltro, la totale incertezza dei trasferimenti in cui gli enti locali sono costretti a muoversi per i continui cambiamenti di rotta del Governo centrale hanno determinato l’assurdo che si sia arrivati ad approvare un bilancio di previsione praticamente a fine anno, quindi a consuntivo: una situazione che riguarda praticamente tutti i Comuni italiani. Il Pd pertanto fa tanto rumore per nulla. Per quanto riguarda, invece, gli emendamenti su Imu e Tarsu proposti dall’opposizione, cioè gli stessi che si appellano al rispetto delle regole, c’è da dire che gli stessi sono stati presentati fuori tempo massimo, in quanto andavano depositati almeno due giorni prima, per consentire ai dirigenti di esprimere i relativi pareri tecnici. Quelle del Pd rosetano sono, quindi, solo proposte strumentali e demagogiche, anche perché quando si parla di dilazione nel tempo o di riduzione delle entrate andrebbero indicate anche le coperture economiche necessarie”.
Il Comune di Roseto ha lasciato invariate le tariffe Tarsu per il 2013, mentre ha disposto un aumento dell’IMU su attività produttive e seconde case per fronteggiare quella che il primo cittadino definisce “l’espropriazione” di 1 milione e 800mila euro fatta dallo Stato a danno delle casse comunali.
“Come più volte ribadito – specifica il sindaco – ci troviamo di fronte ad una situazione finanziaria molto difficile che andremo ad illustrare, dati alla mano, alla cittadinanza in sede di un consiglio comunale dedicato, proprio per tracciare il punto della situazione dal nostro insediamento ad oggi. Spiace che la minoranza abbia perso ancora una volta l’occasione di un confronto serio e costruttivo nell’interesse dei cittadini”. Nella seduta del consiglio di martedì sera, sono stati riconosciuti inoltre una serie di debiti fuori bilancio: un passaggio necessario per l’approvazione del bilancio di previsione. Tra questi, il più cospicuo è quello relativo all’autoporto, pari a 4 milioni e 110mila euro determinato dal contenzioso Garzia Civico Petrilli, una situazione che rischia di portare al fallimento molte attività industriali e artigianali insediatesi nell’area, in quanto il Comune dovrà rivalersi obbligatoriamente sugli assegnatari delle aree in virtù della cosiddetta “clausola salvo conguaglio”.
L’amministrazione avrebbe anche assunto l’impegno alla realizzazione delle 2 nuove aule necessarie per la scuola Schiazza di via Veronese entro l’inizio del prossimo anno scolastico, settembre 2014, come sollecitato più volte dal Comitato dei genitori. “Massima disponibilità – ribadisce il sindaco – a venire incontro alle legittime esigenze delle famiglie, pur affermando che l’idea di principio di attrarre la popolazione scolastica della città nel capoluogo svuotando le frazioni, che dispongono di strutture funzionali e in buono stato, non può essere più sostenuta in futuro, anche perché porta all’impoverimento del territorio e crea difficoltà logistiche insormontabili, data anche l’esiguità dei mezzi finanziari disponibili”.