Di fronte all’ennesimo ‘colpo’ della giunta ducale, si scatena la reazione del gruppo consiliare del Pd, secondo cui “è inammissibile che le carenze e i problemi della maggioranza siano sistematicamente risolti attraverso l’escamotage della modifica dei Regolamenti”.
Tutto ha origine dalla mancata presentazione del bilancio che doveva essere approvato, secondo i termini di legge, entro il 30 novembre.
Ma la chiusura e l’indifferenza della maggioranza alle proposte della minoranza non si ferma qui, ma si è manifestata anche a proposito della Tares, “che comporterà” spiega ancora Di Nardo Di Maio “un aumento generalizzato della pressione fiscale soprattutto tra le fasce più vulnerabili: famiglie numerose e attività commerciali. Al fine di tutelare le già critiche condizioni dei cittadini atriani abbiamo chiesto, invano, di valutare la possibilità di rimanere in Tarsu, uno sforzo del Comune per non aumentare le tasse e non aggravare la già drammatica situazione economica dei contribuenti. Speravo che la sensibilità e soprattutto l’impegno economico dimostrati nei confronti degli imprenditori fossero le linee guida anche per la politica nei confronti dei comuni cittadini. La giunta ha scelto di aumentare le tasse per sanare il deficit delle sue casse facendo ricadere il peso della crisi sulle fasce più deboli. Perché l’amministrazione non ha avuto lo stesso atteggiamento austero anche con la ditta My House che ha in appalto la costruzione della palazzina dov’era l’ex cinema? Se il Comune è riuscito a trovare le risorse per coprire i 258.000 euro non incassati a causa della crisi del settore, perché non ha trovato i fondi anche per evitare l’aumento delle tasse degli atriani?”.