“Gli studenti e i giovani – aggiunge Palermo – sono stati messi costantemente sotto il tiro delle politiche neoliberiste: prima dal Governo Berlusconi (con il ministro Gelmini), poi da quello Monti (con la riforma Fornero) e ora da Letta, con la legge di stabilità. I giovani chiedono di avere un futuro, chiedono investimenti e tutela della scuola pubblica e della ricerca e la possibilità di trovare un lavoro che non sia puro precariato sottopagato: la loro lotta è sacrosanta, il loro diritto ad avere risposte concrete anche. Oggi più che mai, con l’economia e la finanza che condizionano ogni aspetto politico e sociale dei paesi della Unione Europea, cercando di far pagare il costo della crisi ai ceti più deboli (giovani, precari, studenti, ecc..), il conflitto sociale e generazionale – conclude il segretario provinciale di Rifondazione Comunista – è sempre più lotta di classe tra sfruttati e sfruttatori”.