Congresso del Pd: Gabriele Minosse nuovo segretario

minosseTeramo. Gabriele Minosse è il nuovo segretario provinciale del Partito Democratico. Il sindaco di Cortino ha ottenuto 126 voti nel ballottaggio che si è svolto oggi, contro i 96 voti del suo s?dante, il sindaco di Castellalto Vincenzo Di Marco. Una la scheda bianca.

 
“Sono molto felice e ringrazio tutti coloro che hanno lavorato sin dall’inizio con me – ha dichiarato il successore di Robert Verrocchio – Da domani mi metterò subito al lavoro perché abbiamo appuntamenti importantissimi all’orizzonte, e mi riferisco anzitutto alle elezioni regionali e ai numerosi comuni che andranno al voto la prossima primavera. Lavoreremo uniti, perché il mio interesse è che il Pd vinca. Ringrazio il mio s?dante Vincenzo Di Marco perché si è dimostrato corretto in questa competizione. Voglio ricordare che la nostra provincia è stata l’unica in Abruzzo che ha avuto un confronto vero tra posizioni e candidati, e questo è solo un bene per Teramo”.

 

IL SINDACO DI ISOLA DEL GRAN SASSO LASCIA IL PD: LA LETTERA

Mentre a Teramo si dava il via al ballottaggio tra Minosse e Di Marco, il sindaco di Isola del Gran Sasso, Alfredo Di Varano, ha annunciato con una lettera la sua intenzione di lasciare il Partito Democratico. Un gesto che sarebbe nato dalle continue lotte interne a tutti i livelli nel partito, dalle scelte politiche “senza alcun senso” prese dai dirigenti negli ultimi anni e soprattutto le ultime vicende legate alle  recenti primarie, nelle quali ha sostenuto il suo collega di Castellalto, Vincenzo Di Marco, per lo scranno di segretario provinciale.

La lettera 

 Mi sono iscritto alla FGCI nel 1988, sono stato tra i fondatori della Sinistra Giovanile, da allora ho militato ininterrottamente nel PCI, nel PDS, nei DS ed oggi nel Partito Democratico. Dopo 25 anni di militanza, lo sconcerto per le vicende che hanno caratterizzato la vita del Partito negli ultimi tempi a tutti i livelli, mi inducono, con estremo rammarico a rinunciare alla tessera ed alla militanza nel Partito Democratico. Abbiamo assistito, con crescente sconcerto, alle sconfitte in serie in comuni di grande tradizione di centro-sinistra, sconfitte spesso dovute alla cacciata dal partito e dal centro sinistra di soggetti che avevano peso elettorale ma che, evidentemente, facevano troppa ombra. Basterà, a mero titolo di esempio, citare i casi di Roseto ed Atri. Abbiamo assistito, in occasione delle primarie per i parlamentari, a casi di comuni dove gli elettori del Partito Democratico erano più numerosi alle primarie che alle elezioni politiche, senza che alcuno si chiedesse il motivo di tale anomalia. Abbiamo assistito, da ultimo, a faccendieri vecchi e nuovi che si rincorrevano sul territorio provinciale, al proliferare delle tessere, alle autocandidature per le elezioni regionali avallate dai caminetti, mai discusse dagli organismi di partito e nei territori, senza alcun senso da parte dei protagonisti del proprio limite, dell’interesse generale del partito e dei cittadini e, quel che è più grave, senza alcuna valutazione da parte degli organismi dirigenti del partito a tutti i livelli del merito e delle competenze. Continuerò il mio impegno nella funzione di sindaco fino alla fine del mio mandato e, comunque, finché gli elettori del mio paese vorranno e continuerò nel mio sostegno al centro sinistra nella schiera dei tanti uomini di sinistra liberi e non tesserati

Alfredo Di Varano

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