Civitella del Tronto. Il chiosco per la vendita del fiori, al cimitero di Sant’Eurosia, del marito dell’assessore Barbara D’Alessio, alimenta dubbi e quesiti.
Ad avanzarli, dopo aver posto la questone in consiglio comunale (senza aver avuto risposte) è Giuseppe Zunica, capogruppo di Inversione di Rotta. Nell’ultima assemblea consiliare, Zunica ha chiesto chiarimenti sulla convenzione stipulata dal il Comune e il titolare del chiosco. ” Alla mia domanda, in maniera inusuale”, spiega Zunica, il sindaco Cristina di Pietro ha negato la risposta. Mi sono rivolto anche all’assessore D’Alessio, moglie del richiedente, ma il diniego mi ha incuriosito”. Situazione, questa, che ha spinto il consigliere comunale di minoranza ad approfondire la questione. ” La richiesta di installazione del chiosco è stata fatta il 19 settembre”, chiosa Zunica, ” e la delibera di concessione per la vendita di fiori all’esterno del cimitero è stata licenziata il 24 settemmbre, due giorni dopo la conve3nzione. In una settimana tutto è stato sistemato. Il chiosco, inoltre, non poggia per terra o su di una pedana, ma è posizionato su di una platea di cemento armato, e dunque in contrasto con quanto previsto con le norme tecniche di attuazione così come è difforme al progetto presentato”. Appunti vengono avanzati anche sulla collocazione della struttura all’ingresso principale del cimitero”. Situazioni, queste, che favoriscono alcune domande. ” Nel caso in questione” chiede Zunica, ” si è configurato un abuso, e l’assessore D’Alessio ha fatto valere la sua posizione? Il tecnico incarico sui lavori, e il sindaco, che ha delega sul lavori pubblici, è all’oscuro di tutto?”. Chiarimenti che secondo Zunica potevano essere dati in consiglio comunale e chiudere il discorso.