Pineto, l’attacco di Sel e Futuro In: ‘Monticelli non ha più una maggioranza’

luciano_monticelliPineto. “Monticelli non ha più la maggioranza a Pineto e vuole andare in Regione?”. A porre il quesito è il circolo Sel di Pineto, che sferra un duro attacco al sindaco Luciano Monticelli.

L’occasione arriva dal congresso Pd di domenica scorsa, quando, a detta dei “vendoliani”, il primo cittadino, rispondendo all’intervento del coordinatore di Sel Stefano Ciccantelli, “si era lanciato in un comizio autoassolvente e in un duro attacco contro la sinistra di opposizione e contro la propria coalizione di governo (sottoposta secondo il vice-sindaco Pallini a continui ‘ricattucci interni’), promettendo che avrebbe lavorato per una corsa solitaria del Pd pinetese alle prossime amministrative”.

Un atteggiamento che Sel definisce “presuntuoso”. Una “sicurezza” ed una “presunzione” che, però, “si sono schiantate contro il muro dei numeri nel consiglio comunale di ieri. L’assise avrebbe dovuto trattare questioni di bilancio fondamentali per l’amministrazione, ma è stato rimandato (per la seconda volta) per l’evidente debolezza della ormai ex-maggioranza. L’assessore dell’Udc Filippo D’Agostino, infatti, non presentandosi, ha lanciato un chiaro messaggio politico che mina questa giunta ormai allo sbando e senza futuro. Troviamo veramente imbarazzante ed offensivo per gli stessi militanti democratici che l’uomo di punta del Pd pinetese per la corsa alle regionali sia un sindaco che non riesce a tenere la propria coalizione, rompendo tutti i ponti a sinistra da una parte e perdendo anche l’appoggio delle componenti centriste della defunta Pineto Democratica. Lo stesso sindaco tra l’altro che a livello provinciale si è lanciato all’interno del congresso Pd in una giravolta da vecchia politica, sostenendo il candidato ginobliano Minosse. Bisogna rimandare definitivamente a casa Luciano Monticelli ponendo fine alla sua prepotenza e arroganza che in questi anni hanno distrutto tutta la politica pinetese. Come Sinistra Ecologia Libertà ci mettiamo a disposizione per qualsiasi operazione consiliare che ufficializzi in maniera formale la mancanza di numeri e quindi la fine anticipata della legislatura. Lavoreremo instancabilmente all’alternativa con tutti quei movimenti civici e formazioni politiche progressiste che vogliono cambiare pagina e dare a Pineto una amministrazione seria, competente e veramente democratica”.

Sulla stessa linea si muove il gruppo consiliare Futuro In: anche per il suo capogruppo Gianni Assogna, Monticelli non avrebbe più la maggioranza per governare Pineto. “Quanto accaduto nel consiglio comunale di ieri” spiega Assogna “evidenzia la profonda lacerazione della maggioranza e conferma l’inadeguatezza dell’attuale compagine amministrativa a rispondere alle reali esigenze dalla nostra cittadina. Quella che si è consumata ieri è solo ultima delle innumerevoli brutte figure rimediate da questa amministrazione, incapace di assumersi le proprie responsabilità di fronte al consiglio comunale. Ormai da troppi mesi il Consiglio Comunale delibera solo questioni di ordinaria amministrazione, senza prendere in considerazione importanti punti programmatici proprio per l’incapacità di questa amministrazione di fare sintesi e di portar a termine con dignità questa disastrosa consigliatura. La maggioranza è venuta meno proprio sul bilancio di previsione ove, con tutta probabilita, si compongono gli interessi elettoralistici delle varie fazioni politiche interne al Pd proprio perché nel Pd pinetese è in atto una lotta senza quartiere per assicurarsi le candidature in occasione della prossima tornata elettorale. Come può una maggioranza occuparsi degnamente del Paese non avendo i numeri per farlo? Gli affari personali dettati dall’opportunismo politico sono lo scoglio di questa amministrazione comunale, che, negli ultimi mesi, hanno reso sempre più evidenti le antitetiche posizioni all’interno della maggioranza, ciò comporta un’inevitabile immobilismo che pregiudica fortemente il futuro della nostra cittadina. Tale immobilismo non si riscontra però, nelle manovre politiche, che denotano chiaramente la sete di potere che ha pervaso la maggioranza di centro-sinistra; Il nostro appello è volto a chi, all’interno dell’attuale maggioranza, non si riconosce con questa sete avida di potere e che abbia il coraggio di porre fine ad una commedia melodrammatica che va in scena ormai dal lontano 2004”.

 

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