Sono quelle legate ai meriti per il traguardo raggiunto che non trovano, di certo in sintonia, il Pd di Teramo che in una nota miscea ironia al vetriolo e sarcasmo per tutto quello che ruota attorno al fatidico traglio del nastro.
La nota del Pd”
Il 29 ottobre si apre un’opera decisa prima ancora che cadesse il muro di Berlino, o si parlasse dell’Euro, ma soprattutto progettata e pagata dall’Anas. Finalmente” si legge, “dovrebbe essere l’unica parola d’ordine per l’inaugurazione del nuovo tratto del Lotto Zero, e l’entusiasmo per questo traguardo dovrebbe essere sempre mitigato dal fatto che per raggiungerlo è stata necessaria, dal 1984 in poi, un’intera generazione di teramani.
Ci prepariamo, invece, ancora una volta a rispolverare il format pluripremiato dell’inaugurazione alla Brucchi maniera: sfilata di autorità, auto-attribuzione di meriti, forbici affilate per l’occasione e un nuovo splendente nastro da tagliare in allegra compagnia.Un’inaugurazione questa, anticipata di qualche giorno con un’altra riapertura di opera altrui, come l’ormai famigerato ponte Vezzola, progettato, realizzato e pagato dall’Anas, ma inaugurato, addirittura senza guardrail da Brucchi.Bisogna essere fortunati, non c’è dubbio: l’inaugurazione del Lotto zero n. 2, la cui realizzazione ha richiesto quasi trenta anni è come la possibilità di vedere il passaggio della cometa di Halley.Questione di trovarsi al posto giusto al momento giusto: per questo, senza ripetere la storia recente del lotto Zero, sarebbe meglio ricordarne tutti i protagonisti dimenticati all’evento “opening Lotto Zero 2011” , come a esempio come l’ex Sindaco Angelo Sperandio.Dall’84 fino ad Angelo Sperandio, il Lotto Zero è ricordato solo per i progetti su carta e gli incatenamenti di Marco Pannella, e anche dopo la parentesi positiva del Centrosinistra in Comune, pochi o nulli sono stati gli interventi della giunta Chiodi prima, nel periodo caratterizzato dai fallimenti a catena delle ditte che avevano ottenuto l’appalto dall’Anas,e di questa giunta poi.E poichè meriti e colpe vanno distribuiti equamente tra tutti gli attori, allora al “capocantiere” Sindaco Brucchi non va solo il merito esclusivo di tagliare i nastri, ma anche il noto Svincolo della Gammarana, un’opera fantasma da 4 anni, che fa il paio con il suo alterego, il “viadotto nel vuoto” all’uscita della Cona, così come all’ANAS vanno addebitate tutte le lungaggini per la realizzazione del “Lotto zero”.Che lo apra l’attuale Sindaco o un altro, ad ogni modo, una cosa sola è chiara: un’opera iniziata fattivamente più di venti anni fa giunge solo oggi a compimento, e ci dovrebbe essere ben poco di cui vantarsi; se poi consideriamo che il sito dell’ANAS dà i lavori completati solo al 63,29% all’11 ottobre 2013, non vorremmo che, anche la data del 29 ottobre, dovesse slittare.Sperando sempre che una eventuale defezione del Ministro Lupi non complichi le cose”.