GiuIianova. Il sindaco Francesco Mastromauro getta acqua sulle recenti polemiche riguardanti la pulizia dell’area portuale e controbatte.
“Insieme con l’Ente Porto e l’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova – dichiara il sindaco – abbiamo voluto dare una svolta alla pulizia e al decoro del porto che costituisce senza dubbio un’area strategica sia perché interessata da molteplici attività, sia perché rappresenta uno dei punti di interesse turistico più importanti della città. Per questo, il servizio di spazzamento è stato affidato alla Giulianova Patrimonio che, per le grandi dimensioni dell’area da pulire, circa 60.000 metri quadrati, ha dovuto dedicare parecchie risorse. In particolare, l’utilizzo sistematico, per la prima volta, di una spazzatrice meccanica di notevole capacità, per ben tre giorni alla settimana e prima e dopo ciascuna manifestazione effettuata nell’area, ha permesso di garantire un livello di pulizia eccellente. Sono stati i cittadini, gli operatori e gli utenti del porto a testimoniare, con il loro apprezzamento, la bontà del lavoro svolto. Tutto è migliorabile ma faccio fatica a comprendere le polemiche delle ultime settimane. L’Ente Porto – continua Mastromauro – svolge un ruolo strategico nello sviluppo dell’area portuale di Giulianova. Il porto, infatti, nonostante la crisi economica che sta mettendo in grave difficoltà tanto il settore della pesca quanto quello della diportistica, rappresenta una delle risorse più importanti non solo per Giulianova ma anche per l’intera costa teramana. Molte realtà portuali, comprese alcune della nostra Regione, sono interessate al modello organizzativo dell’Ente Porto, segno che i Consigli di Amministrazione succedutisi hanno lavorato bene. E tra questi non posso non annoverare quello attuale che, grazie al presidente Paolo Vasanella e ai suoi consiglieri, sta continuando sul solco tracciato dai predecessori. Mi sembra assolutamente normale che il sindaco e il presidente dell’Ente Porto lavorino in sinergia con l’obiettivo comune di favorire lo sviluppo del porto di Giulianova. Cosa dovremmo fare? Dividerci perché la nostra appartenenza politica non è la stessa? Chi pensa questo – conclude il sindaco – vive nel passato ed è meglio che si occupi di altro”.