Alle accuse del Pd e di Rifondazione comunista, replica il vicesindaco Daniele Laurenzi , che abbina stoccate di natura politica a precisazioni sul caso in questione.
L’intervento di Laurenzi
Ostinazione, sordità e testardaggine questi i soliti aggettivi con i quali il Pd definisce l’amministrazione Minora. Forse sono le caratteristiche di chi scrive i comunicati del Pd? Purtroppo, spiace registrare, che il Pd è contro a priori su tutto. Pensare che i consiglieri comunali del Pd hanno votato contro il progetto di variante della Sp259 dovrebbe far riflettere, poiché hanno sconfessato la visione amministrativa dei loro predecessori che, pur lasciando la nuova zona produttiva senza infrastrutture, almeno avevano iniziato un certo percorso. Questa amministrazione ha ritenuto invece di portare avanti lo sviluppo del paese senza stare a pensare a chi in precedenza lo ha avviato seppur di una parte politica di altro colore. Questo esempio sta a significare la poca responsabilità degli attuali esponenti del Pd che, mi auguro, possa cambiare se saranno chiamati un giorno ad amministrare e magari portare a termine la riqualificazione dell’ex Menti.
Il Pd è contro la riqualificazione senza aver apportato alcuna proposta e ora a questo mischiano le modalità di procedura dell’appalto che, come ribadito, è di competenza del RUP, e questo non per ragioni pilatesche come sostengono, bensì perché- un onorevole loro collega di partito, un certo Bassanini, ha introdotto il D. lgs 267/2000 separando i poteri gestionali da quelli politici;
concetto ribadito dalle ultime disposizioni riguardo la trasparenza e l’anticorruzione.
Il Pd dichiarando che gli Amm.ri avrebbero dovuto sospendere o peggio annullare d’ufficio l’aggiudicazione mi induce a pensare che o qualcuno ignora le leggi o vorrebbe indurre gli amm.ri a delle indebite ingerenze su aspetti gestionali che il legislatore giustamente ha demarcato. Forse perchè questo è il loro concetto di come si amministra la cosa pubblica?
Nell’interrogazione traspare la faziosità di chi forse non ha letto bene i documenti agli atti o li ha letti parzialmente o non sa leggerli.
L’invito è quello di non insinuare che l’amministrazione comunale abbia mancato di esercitare il proprio dovere di intervenire su determinazioni del responsabile del servizio sulle quali neanche il Segretario Generale oltre alle doverose valutazioni giuridiche, ci ha scritto e riscritto chiaramente, che il suo compito si era esaurito alle stesse.
Invito i consiglieri del Pd a leggere molto ma molto attentamente il documento protocollo 7367 dell’11/10/2013 a firma del responsabile del servizio, ed indirizzato anche a tutti i consiglieri comunali, e a riflettere prima di ulteriori avventate dichiarazioni e pericolose illazioni.
L’ente si impegnerà nel portare avanti la riqualificazione e far capire alla cittadinanza nella massima trasparenza che quest’opera non significa cementificare ma significa creare i presupposti per un centro aggregativo per le future generazioni