Pineto. Dopo l’intervento del coordinamento di Scelta Civica, anche gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Pineto intervengono sulla questione dei lavori in corso nel quartiere di Santa Maria a Valle e chiedono chiarimenti al sindaco Luciano Monticelli ed all’assessore ai Lavori Pubblici Nerina Alonzo.
“Risulta che l’opera, finanziata con specifica delibera dalla Regione Abruzzo, prevedesse la realizzazione di una rotonda oltre all’adeguamento di uno dei marciapiedi già esistenti sul tratto di strada statale a sud dell’abitato di Pineto fino a Santa Maria a Valle, con il preciso intento di rendere più sicura la viabilità in quella zona” commentano in una nota. “Noi però desideriamo comprendere il motivo per il quale un finanziamento di ben 520.000 euro , non proprio noccioline, sia stato attivato tra l’altro includendo (di nuovo?) la stessa rotonda già realizzata qualche anno prima in seguito a un accordo di programma. E quale utilità possa aver avuto la pesante modifica di un marciapiede che già offriva buona protezione a pedoni e biciclette in quanto posizionato più in alto rispetto alla sede stradale. Premesso che quanto appena detto ‘ci puzza’ di soldi buttati, siete in grado di confermare che i lavori eseguiti possano realmente diminuire il numero di incidenti in quel tratto di strada? Pur abbassando la velocità, c’è la certezza che un così tale restringimento della sede stradale agevoli di fatto lo scorrimento del traffico? E ancora, i tombini di raccolta dell’acqua piovana è accertato che siano della misura adeguata? Purtroppo ci risulta che negli ultimi anni quella zona tende ad allagarsi già alla prima pioggia, motivo determinato sicuramente anche dal fatto che le vostre amministrazioni succedutesi nell’ultimo ventennio abbiano solo pensato a costruire in maniera selvaggia dimenticando, tra l’altro, di fare attenzione all’eventuale pericolosa occlusione dei canali di scarico. Vorremmo poi comprendere come sia possibile, per un’amministrazione oltremodo indebitata, capace in questi anni solo di aumentare le tasse, se era proprio il caso di sprecare così tanti soldi per aggiustare 500 metri di marciapiede arrivando a spendere l’esorbitante somma di 1100 euro al metro? Inoltre, sarà poi così utile la posa di un ascensore per disabili quando gli accessi ad esso non sono stati minimamente curati? Ci dispiace ammettere che il vantaggio di quest’opera sarà colta solo dai professionisti che l’hanno così mal progettata. È mai possibile che una pubblica amministrazione non senta il dovere etico di utilizzare con oculatezza le risorse pubbliche, proprio adesso che più di 8 famiglie su 10 sono obbligate a farlo a causa di questa pesantissima crisi?”