Roseto. Il Comitato contro l’aumento della Tarsu chiede alla amministrazione cmunale di Roseto la restituzione alle famiglie delle somme versate in più negli anni dal 2007 al 2010 rispetto al giusto dovuto, e denuncia, inoltre che “anche le nuove tariffe della TARES sono “gonfiate” in quanto non corrispondono alle spese effettivamente sostenute per coprire il costo complessivo del servizio di raccolta e smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani”.
Lo ha dichiarato l’ex parlamentare Pio Rapagnà, precisando che “lo scandalo si ravvisa nel fatto che le modalità ed i criteri di calcolo e di determinazione delle somme che ogni famiglia è stata costretta a pagare in questi anni, sono il risultato della cattiva gestione del servizio di Raccolta e Smaltimento dei Rifiuti degli anni precedenti, e, in particolare, dagli anni 2007-2008-2009, nel corso dei quali si sono verificati due successivi aumenti della Tarsu, il primo del 60% ed il secondo del 25%. Tale incredibile aumento dei costi e della Tarsu e, oggi, di conseguenza, della Tares e della prossima “Service-TAX”, è da considerarsi del tutto ingiustificato, in quanto condizionato dalla necessità di dare copertura ai “presunti” maggior costi dei vecchi e dei nuovi servizi di raccolta differenziata e Porta a Porta. Con l’avvento della nuova maggioranza di centrodestra, si evidenzia un servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani sempre più costoso, mentre nel contempo è stata gettata alle ortiche la possibilità di fruire di un polo tecnologico di eccellenza come quello di Grasciano. Per questo, l’amministrazione comunale, invece di chiedere il pagamento degli arretrati, “deve annullare” gli aumenti della Tarsu del 60% nel 2008 e del 25% del 2010, deliberati dalle precedenti Giunte Comunali guidate dal sindaco Di Bonaventura, con il decisivo apporto dei due successivi assessori al Bilancio Enio Pavone e Teresa Ginoble. Infatti, dati alla mano, i versamenti effettuati dal Comune di Roseto al CIRSU nel periodo compreso tra luglio 2009 e agosto 2010 sono stati pari a 3.697.532,32 euro, mentre la formazione del “ruolo ordinario” relativo alla TARSU per l’anno 2010 è stata “attivata” con la registrazione di un totale di 5.088.449,71 euro, con una rilevante differenza tra le entrate e le uscite, verificatasi anche a causa di una grave situazione debitoria e pre-fallimentare del Cirsu e della Sogesa che ha provocato una “improvvisa lievitazione” della tariffa richiesta dal Cirsu da 55 a 220 euro per ogni tonnellata di rifiuti conferiti in discarica dai 6 Comuni consorziati, compreso Roseto”.
Il Comitato contro l’aumento della Tarsu e Tares chiede pertanto all’assessore al Bilancio e vicesindaco Alfonso Montese di “predisporre un atto amministrativo al fine di consentire a conguaglio la registrazione a ruolo e la restituzione alle famiglie ed ai Cittadini di Roseto delle somme TARSU versate in più rispetto al giusto dovuto”.