Roseto. Il Sindacato Pensionati Italiani- CGIL e la Federconsumatori di Teramo, legati da un Patto federativo, denunciano la grave situazione dei recuperi della Tarsu a Roseto. Il Comune in questi giorni sta recapitando agli utenti avvisi di pagamento, corredati dai relativi bollettini di conto correnti, che in apparenza sembrano riferiti alla Tares 2013 (l’imposta che ha sostituito la precedente tassa sulla raccolta e sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) ma che in realtà riguardano recuperi fiscali sulla Tarsu relativi alle annualità precedenti, a partire dal 2007.
I casi finora sottoposti alla Cgil e Federconsumatori configurerebbero “palesi illegittimità e gravi iniquità ai danni degli utenti. In particolare si richiede la corresponsione di ingenti somme per le annualità pregresse, senza alcuna motivazione, in casi nei quali era stata applicata dallo stesso Comune la riduzione prevista dalla legge per le abitazioni distanti dai siti di conferimento dei rifiuti. Inoltre gli avvisi recapitati in questi giorni richiedono il pagamento di tre rate entro l’anno 2013 (coincidenti con quelle previste per la Tares), la prima delle quali ha la scadenza dello scorso 30 giugno : si tratta di una incredibile lesione di tutti i diritti sanciti dalle leggi a tutela dei contribuenti e degli utenti dei servizi pubblici, i quali hanno oltretutto il diritto di ricorrere per le contestazioni di merito. Dal punto di vista sostanziale, è del tutto inaccettabile che si voglia far pagare ad un pensionato, nell’arco di tre mesi, somme che sfiorano i 2.000 euro”.
Giuseppe Oleandro della SPI- CGIL ed Ernino D’Agostino di Federconsumatori Teramo chiedono al sindaco di Roseto, Enio Pavone, “l’immediata convocazione di un incontro e la sospensione delle procedure in corso. Nel frattempo, gli utenti interessati possono recarsi presso le strutture territoriali delle Organizzazioni per dare avvio alle azioni di tutela”.