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Movimento 5 Stelle contro il Comune di Mosciano e la politica del doppio standard

Mosciano. “C’è un doppio standard che contraddistingue le scelte di certi uffici comunali di Mosciano Sant’Angelo. Lo abbiamo riscontrato dai racconti dei cittadini e lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle”.

L’accusa arriva dal Movimento 5 Stelle di Mosciano, propendo anche un esempio concreto: “giorni fa l’amministratore del popoloso Condominio “Villaggio Orsini” di Contrada Marina, ha ricevuto l’invito a far ripulire dalle erbacce e dai rami il perimetro della recinzione condominiale per la parte che invade il confine con i terreni circostanti, tra cui le aree di proprietà comunale. Fin qui nulla da eccepire, si tratta di una richiesta legittima alla quale bisogna dare riscontro. Infatti i cittadini si sono prontamente attrezzati e stanno provvedendo alla sistemazione e alla pulizia dei confini per non dare intralcio alle opere di manutenzione dei fondi e delle aree limitrofe”. Ma il Comune come assolve ai suoi obblighi di manutenzione? Provate a discendere Via Pescara da Montone in direzione Giulianova e noterete marciapiedi invasi dalle erbacce, vegetazione che ingombra la carreggiata e aree di parcheggio pubbliche divenute deposito giudiziario di mezzi confiscati da Equitalia a terzi. E nella vallata la situazione non è sicuramente migliore, anzi: una fitta vegetazione fatta di cespugli di equiseto e canne impedisce la visuale della carreggiata stradale in punti in cui la viabilità si fa difficile se non pericolosa. E’ noto, infatti, che colonne di autoarticolati transitano e sostano sulle aree lungofiume per il carico e scarico di merci nell’ex zona artigianale (visto che sta diventando “industriale” a colpi di varianti specifiche al P.R.G.) occupando la modesta sede di una strada di campagna, senza idonee aree di parcheggio, che si trova a sopportare un traffico pesante per il quale non è stata progettata. Succede così che l’ingombro dei mezzi riduce la larghezza utile per il passaggio di veicoli in direzione opposta soprattutto di notte, quando i TIR sostano numerosi in attesa, al buio (la strada lungofiume, ad esempio, non è illuminata) e con la visuale parzialmente impedita dalla vegetazione che si è fatta, a tratti, abbondante. Questa situazione è stata denunciata da almeno tre mesi ma non ci risulta che, nel frattempo, qualche contravvenzione sia stata elevata o siano stati presi efficaci provvedimenti. Perché? Com’è possibile che segnalazioni messe per iscritto vengano ignorate nonostante riguardino problemi che attengono la sicurezza dei cittadini e precise violazioni al codice della strada? Fintanto che non ci scappa il morto o che intervenga il rompiscatole di turno a lamentare le cattive condizioni di tutta la periferia del territorio Moscianese, tale situazione si trascina nella più completa indifferenza”.

Il Movimento 5 Stelle ricorda anche gli ostacoli alla propria attività politica: che dire del rigetto della richiesta presentata questa estate all’ufficio tecnico di esporre sul belvedere uno striscione contro la petrolizzazione in provincia di Teramo? Non meglio precisate ragioni di carattere statico hanno impedito l’installazione di una porzione di lenzuolo vincolato ai bordi da corde che poteva essere, dietro diverso parere e in base ad un civile confronto, collocato in posizione differente da quella indicata nella domanda. Eppure non è stato possibile manifestare pacificamente il nostro dissenso, mentre è possibile che, al di là della strada, un edificio dichiarato inagibile per terremoto come l’ex sede comunale, ospiti al piano terra un’attività aperta al pubblico come la filiale di una banca. Esiste un doppio standard anche per le valutazioni di carattere statico? Immaginiamo, a questo punto, levarsi la solita domanda da dietro le scrivanie e gli scranni comunali: Ma che vogliono questi?… Se questa è la domanda, abbiamo – concludono gli attivisti di Mosciano – una breve, lapidaria risposta: il rispetto per ogni cittadino”.