Giulianova. “L’intervento pubblico, intromissivo ed anticipatorio di una risposta consiliare, da parte di sindaco e Presidente Associazione Demos, circa i quesiti posti in sede istituzionale dal nostro gruppo consiliare su l’attività, la metodologia, le competenze, i limiti, le eventuali ingerenze e da ultimo sui costi dell’operazione “comitati di quartiere”, stravolgono manifestamente le regole del vivere democratico”.
Risponde così Gianluca Antelli, consigliere di Forza Italia a “coloro che professano la presunta custodia della democrazia cittadina e che per inclinazione professionale (sindaco-avvocato Mastromauro) o per vocazione accademica (presidente associazione Demos – ricercatore di diritto pubblico presso l’Università degli studi di Teramo – Carlo Di Marco) dovrebbero avere come personale bagaglio culturale la conoscenza delle regole basilari di diritto, dimostrano, con le loro posizioni, di avere evidenti lacune. Ricordiamo a tal proposito che è auspicato e doveroso, da parte di consiglieri comunali eletti con voto libero dei cittadini, così come costituzionalmente previsto e garantito, porre, in sede istituzionale all’organo esecutivo, questioni di carattere amministrativo. E’ altrettanto doveroso da parte dello stesso organo esecutivo dare le dovute e puntuali risposte solo ed esclusivamente in quella sede”.
Antelli chiede anche “a quale titolo l’associazione Demos interviene su un’ interrogazione consiliare della quale, seppur richiamata, non è e non potrebbe essere destinataria? Il Professor Di Marco, Presidente dell’Associazione Demos, forse per un attimo confondendo i suoi molteplici ruoli e rapporti con il Comune di Giulianova, addirittura si lascia andare a censure nei confronti dei consiglieri comunali. A lui diciamo che se vuole godere delle stesse prerogative dei consiglieri comunali, potrà tra poco meno di un anno candidarsi e, se risulterà eletto (noi siamo sicuri che sarà votatissimo) avere diritto di intervento istituzionale. Fino a quel momento lo invitiamo a rientrare nei ranghi e a limitarsi a svolgere i suoi ruoli rispettando le istituzioni”.
L’ultima stoccata del consigliere di Forza Italia è per Mastromauro che “soccorritore in corsa, addirittura si spinge oltre, tacciando il nostro gruppo e i consiglieri comunali di essere vogliosi di screditare l’Associazione Demos, confondendo anche lui la sede istituzionale, deputata alle risposte, e quella del bar deputata al chiacchiericcio. Ma sappiamo che ultimamente la confusione è un atteggiamento che contraddistingue sempre più il sindaco nel suo agire amministrativo. Puntualizzato quanto sopra, siamo in trepida attesa delle riposte che ci saranno prodotte in ambito consiliare. Rimandiamo a quel momento le nostre considerazioni circa i quesiti posti come è corretto che sia. Ci limitiamo ora a ricordare che la democrazia, quella con la “d” maiuscola, non si professa ne si sbandiera a mo’ di spot, ma si pratica quotidianamente ponendo in essere atteggiamenti consequenziali, il rispetto alla stessa e alle sue regole, a maggior ragione se si rappresentano le istituzioni o se si ha addirittura la responsabilità di promuoverla”.