Una locandina contro le cartelle, in alcuni casi “pazze”, Tarsu-Tares recapitate nelle nei giorni scorsi a casa dei cittadini giuliesi. Un episodio segnalato dal nostro sito e da Progresso Giuliese lo scorso ma il gruppo consiliare formato da Ciafardoni, Francioni e Maddaloni lo hanno ribadito in conferenza stampa alla presenza di alcuni cittadini “arrabbiati” proprio per le bollette dell’immondizia.
Secondo Progresso Giuliese “l’amministrazione comunale è tornata, inspiegabilmente a chiedere il pagamento di quanto già versato e per Giulianova riaffiora l’incubo delle cartelle pazze relative alle lampade votive. Un ciclo e riciclo storico nato dalla confusionaria visione politica dell’amministrazione Mastromauro”.
Progresso Giuliese non comprende inoltre, “l’inspiegabile sparizione delle agevolazioni inerenti i detentori di Legge 104 (riduzioni ed esenzioni). Ricordiamo all’amministrazione Mastromauro che 104 non è un numero da giocare al bingo ma un valore sociale! Quando i Giuliesi si stancheranno di pagare gli errori di chi li amministra? Ora, presto che è tardi”. Sono questi i punti che caratterizzano i i volantini che Progresso Giuliese distribuirà alla cittadinanza Giuliese nei prossimi giorni.
Durante la conferenza i tre consiglieri hanno sottolineato la necessità di ritirare immediatamente tutte le cartelle Tarsu Tares inviate ai cittadini giuliesi. “Ci vuole maggiore rispetto nei confronti dei cittadini – hanno aggiunto Laura Ciafardoni e Massimo Maddaloni – così come, in caso di morosità e ritardi, vengono inviate missive agli utenti, così nel caso di errore l’amministrazione avrebbe dovuto inviare comunicazioni contenenti le scuse per l’errore commesso e delucidazioni in merito ai pagamenti. Ma come al solito il cittadino deve farsi parte attiva per cercare di risolvere gli errori altrui”.
Gianfranco Francioni ha sottolineato in particolare “la necessità di annullare immediatamente le cartelle al fine di evitare ulteriori problemi ai cittadini e di indire una commissione bilancio al fine di ottenere maggiore chiarezza. Non vorremmo che la nostra interrogazione venisse discussa a fine anno”.
Infine Laura Ciafardoni ha ricordato a Mastromauro e all’assessore Cameli che la Legge 104 “rappresenta un valore sociale che va rispettato e i cittadini che vivono già il loro dramma familiare non possono né devono sentirsi rispondere: intanto pagate a novembre si vedrà”.
Foto Alfonso Aloisi