Si chiama “acqua da prima pioggia”, quella che finisce in mare passando dalle cavate quando ci sono i temporali. Si tratta di acque che arrivano dalla collina che trascinano ciò che ristagna nelle condotte chiuse. Foglie e fango, per intenderci, che imputridiscono restano nelle condotte. “Ma nulla hanno a che fare con liquami e melma come vorrebbe fare intendere Di Bonaventura dice Monti. E’ normale che riaprendo le cavate con i temporali viene trascinato ciò che resta all’interno delle stesse. Se Di Bonaventura ambisce a fare il sindaco, per prima cosa deve imparare ad avere rispetto della città senza creare allarmismi e falsi scoop. Si sarebbe risparmiato di fare brutta figura se solo si fosse informato”.