Giulianova. Un problema che viene da lontano, già noto sin dagli anni ’90, ma troppe volte sottovalutato.
I dati forniti da Legambiente sullo stato di salute, cagionevole, delle acque di balneazione, sopratutto in prossimità delle foci dei corsi d’acqua, fanno sbottare Walter Squeo, referente di Federpesca, che ricorda che le sollecitazioni in questa direzione erano state veicolate già sul finire degli anni ’90, ” quando con le piene dei fiumi producevano la morte delle vongole e di altre specie della fauna ittica. Per due volte, grazie anche alla presenza a Giulianova di una sede dell’istituto zooprofilattico, si riuscì a capire l’origine di alcuni problemi”. Poi con i tagli, il servizio è stato soppresso, nonstante le rimostranze sia dei pescatori dhe di Legambiente. Ma le problematiche, che investono anche il settore turistico, restano. ” E pensare che il presidente del Cogevo” dice ancora Squeo, ” Giovanni Di Mattia, ” aveva messo a disposizione le unità da pesca per continui monitoraggi con personale qualificato dello zoprofilattico. Le vongolare sarebbero state unità di controllo costante sulla qualità del mare. Ora tutti sono bravi nel dire che il mare è inquinato e che i pescatori distruggono tutto.Noi invece viviamo con il mare e riusciamo a capire quando si ammala. Lo scorso invenro avevo sollevato nuovamente il problema, ma ero stato accusato di fare allarmismo, ma le realtà è sotto gli occhi di tutti”.