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Tortoreto, ora servono nuove scuole

Tortoreto. Le scuole tornano al centro del dibattito politico a Tortoreto. O meglio, lo stato di quelle attuali e il fatto che in ottica futura ancora non è stata elaborata una strategia chiara, produce polemiche: dagli edifici vetusti, muri scrostati, cornicioni che si rompono, dalle proteste per le aule pollaio ad altri problemi alle strutture.

 “Non è che negli anni passati non si sia speso nulla per migliorare l’edilizia scolastica”, spiega Mauro Di Bonaventura, segretario del Partito Democratico di Tortoreto, “è che si è speso male e con grande ritardo”.Qual è il problema principale degli edifici scolastici ? Anzitutto gli edifici sono vecchi. Poi le nostre scuole sono diventate piccole, quando sono state realizzate dovevano rispondere alle esigenze di una popolazione di 5000 abitanti, ora la popolazione è raddoppiata e di conseguenza anche il numero degli alunni, quindi le aule sono diventate invivibili”. I Democratici tornano a sollecitare la necessità di voltare pagina e di affrontare la questione di petto.” Serve un impegno finanziario adeguato” dice ancora, ” Stato, Regione e Provincia, superando le logiche di campanile tra scuola e scuola che hanno portato a una situazione per cui alcuni edifici sono semivuoti e altri sovraffollati. L’ente locale dovrebbe monitorare questa situazione. Servirebbe una gestione condivisa. Ci sono ad esempio scuole con palestre catapecchie a breve distanza, quando mettendo insieme le risorse si potrebbe fare un campus eccellente. Ci si è lasciati andare a una approssimazione continua. Le regioni hanno dato soldi a pioggia, piccole cifre che non servono a nessuno. Va ricordato anche che ci sono stati Comuni che non hanno potuto utilizzare alcuni fondi a causa dei vincoli del patto di stabilità.Serve un atto di responsabilità da chi ci ha portato in questa situazione drammatica per la nostra comunità, ultimo accadimento della scuola che va a pezzi dimostra che le nostre preoccupazioni sono reali, con forza chiediamo ai responsabili politici che ieri e oggi ancora non hanno il coraggio di dare una soluzione definitiva al problema di farsi da parte. Noi del Pd sappiamo che non bisogna aspettare la tragedia per rimediare agli errori del passato.Dulcis in fundo si pensa di spostare gli alunni da un complesso ad un altro spendendo molti soldi senza avere una prospettiva nel futuro, in quanto tra due anni avremo lo stesso problema, aggiungiamo che l’attuale amministrazione vorrebbe accorpare per il mese di luglio presso la scuola materna, sede annale della colonia, i bambini dell’asilo nido. Sarebbe comico se non fosse atrocemente vero bimbi di un anno insieme ad ottanta bambini di varie età uniti in un plesso senza strutture.E nel mentre di tutto ciò, il sindaco si preoccupa di sponsorizzare stabilimenti privati”.