Nereto, Romeo Menti: la lettera del Pd

menti_neretoNereto. Una valanga di inesattezze rovesciate dal Vice Sindaco Laurenzi per cercare di dare una risposta alla richiesta di annullamento in autotutela formulata dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Nereto in riferimento all’appalto per i lavori del campo sportivo “Romeo Menti”.

Una reazione scomposta nei toni utilizzati e negli argomenti messi in campo che non fanno alcuna chiarezza su nessuno dei punti messi in evidenza da noi Consiglieri del P.D. Il Vice Sindaco si barcamena alla meno peggio cercando di sviare il discorso e mettendo nelle nostre bocche termini e concetti che noi mai abbiamo utilizzato. Anzi, sfidiamo il Vice Sindaco a convocare, in tempi brevi, un apposito Consiglio Comunale pubblico per discutere di quale “mistificazione della realtà” ci siamo resi autori e di quale “vergognoso” comportamento ci siamo macchiati. Ci venga a dire direttamente in Consiglio se mai alcun Consigliere del P.D., in atti o dichiarazioni, abbia utilizzato o solo pensato di utilizzare la frase “cono d’ombra dove regna il malaffare” riferendosi a tutta la storia del “Romeo Menti”. Ce lo venga a dire e passi alle vie legali, se ne ha le prove e se riuscirà a tirare fuori un solo documento. Noi Consiglieri del P.D. non pensiamo che dietro la riqualificazione del campo sportivo ci sia del malaffare: mai e poi mai, ne siamo sicuri. Certo, però, possiamo affermare a gran voce che ci sia stata una sbagliata gestione della cosa pubblica e un imperdonabile errore nelle modalità di ascolto delle richieste di tanti cittadini: questo non ci si può impedire di dire in qualità di amministratori di opposizione! E già, ora il Vice Sindaco nonché Assessore ai Lavori Pubblici ci dice che il campo sportivo Menti è degradato: ma è proprio grazie alla sua negligenza che sul campo sportivo da anni non vegnono effettuati lavori di alcun genere proprio per poter dire oggi: “Il campo è degradato”. Troppo comodo Assessore; è troppo facile fare politica ed amministrare un paese in questo modo. Non si tolga di dosso sue responsabilità: il campo sportivo è in questo stato perché Lei così ha voluto e perché così ha deciso con programmazioni di lavori pubblici che per anni hanno dimenticato questa presenza (e non solo questa, basta guardarsi in giro). E anche sul mutuo contratto bisogna avere il coraggio di dire ai cittadini che quello stipulato con la Tercas costa circa 90.000€ in più di quello eventualmente contratto con la Cassa Depositi e Prestiti. Però ai cittadini va anche detto con chiarezza che la Cassa Depositi e Prestiti non concedeva il mutuo perché la sua contrazione non garantiva il rispetto del patto di stabilità così come evidenziato dal Responsabile del Servizio Finanziario del Comune; insomma, metteva in pericolo il futuro bilancio 2013. Poi arrampicarsi sugli specchi per dire, addirittura, che con il ribasso per l’aggiudicazione dell’appalto “di sicuro l’Ente non ci ha rimesso”; ma cosa ci si vuole dire, che il Comune ci guadagna? Il Vice Sindaco sa che ogni lavoro pubblico ha un ribasso proposto dalla Ditta aggiudicataria: ed allora, quale merito vuole ascriversi? Cosa ha fatto di tanto meritevole? Nulla, proprio nulla! Questa è la mistificazione dei fatti non certamente fatta da noi Consiglieri del P.D. Un’ulteriore riflessione la facciamo sui toni scortesi e ruvidi utilizzati dal Vice Sindaco nella sua replica perché sono del tutto differenti dai toni concilianti e riflessivi utilizzati dal Sindaco nell’affrontare lo spinoso tema. Il Sindaco si è posto di fronte al problema con un atteggiamento costruttivo e di riflessione, comprendendo lo spirito che ha animato il nostro ricorso: una volontà di approfondire alcuni passaggi tecnici molto complessi in una procedura complessa. Molto diversa, come detto, la reazione del Vice Sindaco. Ma allora ci chiediamo: qual è la posizione dell’Amministrazione sul tema della riqualificazione del campo sportivo Menti? Quella conciliante del Sindaco o quella rude del Vice Sindaco? A chi dobbiamo credere? Per ultimo ci sentiamo di fare una precisazione: anche noi Consiglieri Comunali del P.D. abbiamo fiducia nella competenza e nella responsabilità del Funzionario Comunale dell’Area Lavori Pubblici che sempre ha dimostrato preparazione nell’affrontare delicate questioni: questo, però, non vuol dire che non possiamo avere dei dubbi di carattere tecnico (non di malaffare, come il Vice Sindaco vuole farci dire) su una procedura che ripetiamo essere complessa ed articolata. Noi non sappiamo se le nostre perplessità siano fondate: ce lo dirà il più importante organismo in materia di LL.PP., l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, alla quale abbiamo chiesto unitamente al Comitato “Giù le mani dal Romeo Menti” un parere per far luce sui nostri dubbi. La verità che viene fuori dalla risposta del Vice Sindaco è che ad emanare “l’ultimo disperato guaito” non siamo noi Consiglieri del P.D. ma sia proprio lui, perché non sa davvero cosa raccontare ai cittadini di Nereto del suo operato di quattro anni da Assessore ai Lavori Pubblici ed ora alza il tono della polemica solo per gettare fumo e per scaricare colpe su altre persone. In questo vicenda, possiamo dire: chapeau Sindaco!

 

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