A Roseto é stato recentemente approvato, ma ha creato una serie di obiezioni, tutte raccolte nelle 21 osservazioni presentate dalla Federazione della Sinistra. “Lo troviamo lacunoso e frutto di una filosofia urbanistica degli anni ’60” spiega il portavoce Marco Borgatti. “Un tuffo nel passato, che rafforza le posizioni esistenti e indebolisce concorrenza ed offerta. Le osservazioni puntano a dare una linea moderna al piano. Abbiamo inserito nel Bando di Affidamento delle nuove concessioni criteri per concedere a giovani, donne, disoccupati ed inoccupati le nuove concessioni e dare modo ad associazioni e cooperative di giovani di partecipare. Abbiamo introdotto norme per tutelare le biodiversità presenti sulle nostre spiagge. Abbiamo reso trasparente la commissione che valuterà le domande per le nuove concessioni aprendola alle opposizioni, associazioni ambientaliste e rappresentanti dei soggetti economici interessati. Puntiamo sul fare rispettare e ricreare la macchia mediterranea sulle nostre spiagge. Nota dolente pe l’attuale amministrazione sarà poi una osservazione dove riscontriamo presunte irregolarità normative ; infatti ,in base alle direttive internazionali 147/2009/CEE e 43/92/CEE e la Convenzione di Berna sulle tematiche ambientali, potrebbero esserci lacune gravi che possono causare la nullità del nuovo Piano. Inoltre, vista la presenza sul nostro litorale di specie protette, come il Fratino, abbiamo chiesto di convertire delle concessioni da private a spiagge libere in base alle norme europee che tutelano l’Habitat delle specie protette. Abbiamo lanciato l’idea di una spiaggia attrezzata per animali, individuandola nella zona nord di Roseto. Sul tema delle spiagge libere abbiamo presentato osservazioni per ripristinare lo stato precedente. Ma non ci siamo fermati alla banale richiesta di ripristino delle spiagge gratuite: abbiamo lanciato una proposta provocatoria per aumentare le concessioni,aumentare l’occupazione e l’imprenditoria giovanile,femminile e ridare lavoro a disoccupati ed inoccupati. Abbiamo proposto di ridurre la metratura delle concessioni esistenti per creare nuove concessioni, aumentando così concorrenza ,servizi e occupazione senza alterare le già scarse spiagge libere. Linea normale per tutte le città che vedono amministrazioni non schiave di asfalto, cemento e voti”.