Non è tenero dei giudizi Mauro Di Bonaventura, segretario del Pd di Tortoreto, che ovviamente è soddisfatto per la riapertura dell’impianto, ma che ripercorre a ritrovo tutta la storia. E pone l’accento su una serie di temi.
“Sono dovuti trascorrere quasi tre anni e una chiusura forzata dello stabile per muoversi”, scrive, ” e dopo tutto questo progettare le opere compiute sono sufficienti solo per ricevere un pubblico sotto le 100 persone.
Questo ci fa pensare all’incapacità di risolvere i problemi senza crearne altri spendono i nostri soldi come fossero caramelle, soldi oltretutto che non abbiamo, visto che servono altri 70 mila euro per sistemare l’intero stabile.
Di casi eclatanti ne abbiamo nel nostro comune, alcuni esempi recenti basta pensare al plesso scolastico del paese ancora un cantiere dopo anni di ristrutturazioni, al bocciodromo aperto per pochi eletti, ai lavori per i giochi al Largo Marconi avviati e poi fermati, i lavori della raccolta delle acque in Via D’Annunzio, i lavori urgenti per la riapertura della sede della protezione civile.
Però sono stati spesi 80mila euro per sistemare una struttura che ha ospitato la scuola paritaria. Ci auguriamo che la politica finisce di essere compiacente a questo modo di fare e riesca a cambiare qualcosa”