Teramo. La giunta provinciale di Teramo ha approvato la proposta di “programmazione” del personale “flessibile”, che dovrà ora essere sottoposta all’attenzione dei sindacati.
Nel contempo è stato approvato un atto di indirizzo nei confronti dei dirigenti con il quale, compatibilmente con le risorse di bilancio, vengano previste risorse per l’affidamento di servizi strumentali alla in house Teramo Lavoro. Per quanto riguarda il Piano, questo consentirà la stipula di contratti flessibili direttamente dalla Provincia. Nello specifico, sono previste 5 figure a 18 ore riservati per legge ai soggetti della legge 68 (orfani e vedove); 56 figure professionali per il settore Politiche del Lavoro e Formazione (alcuni per la durata di tre mesi altri per la durata di sei mesi); 1 contratto per il settore Attività economiche e patrimoniali; 1 contratto per Addetto sicurezza luoghi di lavoro. Per quanto riguarda l’atto di indirizzo ai dirigenti, invece, si prevede che laddove vi siano risorse disponibili per supportare quei servizi dell’ente che dopo il mancato rinnovo dei contratti con la Teramo Lavoro (il 31 dicembre scorso) presentano delle criticità, “le attività strumentali” vengano riaffidate alla società in house. “Ci siamo mossi seguendo le indicazioni di legge per le assunzioni flessibili e sulla base del confronto con i sindacati per evitare che i ‘contratti flessibili’ assumano le forme più discutibili della precarietà come le famigerate partite Iva” afferma il presidente Valter Catarra. “Ora c’è un quadro di riferimento certo e un atto di indirizzo politico. Per quanto riguarda il Fondo sociale non possiamo che far riferimento ai finanziamenti ad ora disponibili; per coprire le esigenze che abbiamo in altri settori i dirigenti, compatibilmente con i limiti di legge che anche le società in house devono rispettare per le assunzioni e con le risorse che riusciranno ad attivare, si procederà con affidamenti alla Teramo Lavoro”.