Lo ha dichiarato il circolo di Sel Rosetano, che sottolinea come “la situazione è diventata di fatto ingovernabile, così come voleva il furbo assessore regionale, il quale persegue in maniera palese l’obiettivo della realizzazione di un acquedotto unico regionale a colpi di tagli di personale, carichi di lavoro non sostenibili da parte degli operai e debiti programmatici in vista del fallimento dell’acquedotto teramano. La politica del licenziamento coatto iniziata nel luglio del 2011 nega l’acquisizione di un diritto già da tempo acquisito dai lavoratori: quello dell’assunzione immediata. Non c’è legge e non c’è decreto che possa smentirci: i lavoratori interinali che superano i 24 mesi consecutivi di lavoro sono da considerarsi di fatto dipendenti dell’azienda. E gli oltre 20 licenziati in questi anni avevano tutti maturato questo diritto. Ai coraggiosi operai che oggi firmano questo documento e lo rendono pubblico va tutto il nostro sostegno politico. Col loro coraggio e con la loro forza fermeremo questa manovra! Ci rendiamo disponibili a portare il nostro contributo in qualsiasi luogo e in qualsiasi sede, non temiamo nessuno: gli operai sono il motore della nostra società”.