Ruzzo: effetto domino dopo dimissioni Scuteri Cda verso azzeramento

ruzzo_acquaTeramo. Punto e capo. Al Ruzzo si riaparte da zero in attesa dell’assemblea dei sindaci in programma il prossimo 25 maggio. Il disimpegno di Vittorio Scuteri , presidente dimissionario dopo un anno alla guida della società acquedottistica, ha prodotto un effetto domino.

Questa mattina ha protocollato le dimissioni anche un altro componente del Cda, Serafino Impaolini e stassa cosa farà Ferdinando Martini. Con tre componenti dimissionari, decade anche il consiglio di amministrazione, fermo restando che anche Dante Di Marco ha preannunciato, a sua volta, le dimissioni, mentre ancora non si conoscono le decisioni del vice-presidente Carlo Ciapanna, ma il destino di questo Cda è già segnato. Sulla vicenda, ovviamente, si registrano diverse prese di posizione di natura politica. A partire dall’assessore regionale Paolo Gatti, che sentito telefonicamente ha testualmente spiegato che “ il vero problema del Ruzzo è Ciapanna e le difficoltà sono emerse con gli ultimi due presidenti, prima Strozzieri e poi Scuteri che hanno vedute diverse. Lo stesso Ciapanna farebbe meglio a dimettersi in attesa poi che l’assemblea dei sindaci disegni la nuova ossatura del Ruzzo”.Reazioni politiche arrivano anche dal centrosinistra, e nello specifico dal segretario provinciale dei Democratici, Robert Verrocchio.

 

“Con due presidenti bruciati in un anno, forse possiamo dire che il centrodestra ha qualche difficoltà a gestire il Ruzzo. “Finiamola con le faide interne al centrodestra che si consumano a danno della società – spiega Verrocchio – I sindaci non sono mai stati convocati, i debiti sono aumentati, il piano di rientro non c’è. Non mi viene in mente nessuna misura concreta portata avanti negli ultimi due anni, se non le dimissioni di due presidenti senza nessuna motivazione ufficiale. Nonostante tutto, abbiamo una società che ha negli anni ha effettuato investimenti nella nostra provincia più di quanto abbiano fatto molte altre società dell’acqua in Abruzzo. Si guardi a quello che si deve fare, e non solo ad equilibri partiticiForse, se l’anno scorso la nostra richiesta di un bando pubblico per la selezione del Cda fosse stata ascoltata, oggi non ci ritroveremo a questo punto”.

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