L’iniziativa non vuole essere una promessa elettorale”, si legge in una nota, “ né indicare, come erroneamente letto da alcuni, una priorità, ma vuole far capire come, nel nostro paese, si debba cambiare metodo nella progettazione delle opere pubbliche.
Il vero cambiamento sta nel creare occasioni di pubblica discussione e confronto con i cittadini, dalla fase di programmazione, fino a quella delle scelte progettuali, nell’intento di raccogliere le istanze della comunità e tradurle in scelte concrete e ampiamente condivise”. Il tema del concorso, come è noto, è la rivalutazione della piazza che rappresenta solo uno spazio senza identità. Iniziativa nata dal sondaggio avviato allo stesso movimento alla luce di quello che è stato il riscontro del sondaggio avviato tra la cittadinanza.
I 20 progetti pervenuti”, si legge ancora, “ come previsto nel bando, prevedono, oltre alla sistemazione della piazza, la creazione di un polo culturale interrato che riporti simbolicamente la cultura al centro di questo nostro paese e possa sostituire il vuoto lasciato dalla chiusura dell’ex cinema”.
I progetti sono stati valutati in maniera approfondita da una commissione, i cui membri: l’ing. Francesco Di Addezio, l’arch. Valeria Vallese, l’arch. Carlo Ferroni, l’arch. Roberto Michetti e l’arch. Anna Maria Annunziata, hanno espresso un primo giudizio entrando nel merito tecnico ed urbanistico delle proposte.
La graduatoria finale sarà stilata sommando alla valutazione tecnica l’esito della votazione pubblica, per tale ragione è nostro auspicio un’importante partecipazione della cittadinanza.