Roseto. “Più di ventimila manifestanti, 250 tra comitati e associazioni, centinaia di comuni ed enti locali abruzzesi, tanti tantissimi rosetani col treno o con la macchina per dire no alla trasformazione dell’Abruzzo in un distretto di estrazione, stoccaggio e raffinazione degli idrocarburi. Questi numeri ci rendono orgogliosi di appartenere questa comunità, che davvero si è mobilitata contro questo grave problema, la petrolizzazzione della nostra costa, la quale in termini numerici con le famose royalties gioverebbe ai cittadini abruzzesi una mezza tazza di caffè l’anno, in cambio della deturpazione del territorio”.
È il commento, alla manifestazione di sabato a Pescara contro Ombrina Mare2, dell’associazione Roseto libera dal Petrolio, che aggiunge: “ci rattrista molto e stona la mancanza dei rappresentanti istituzionali della nostra Roseto al corteo, soprattutto se si considera che erano presenti esponenti di primo piano del centro destra come Guerino Testa, presidente della provincia di Pescara a il aindaco della città D’Annunziana, Albore Mascia. Perchè mancava il nostro gonfalone? Non sarebbe opportuno se i nostri amministratori che si prodigano come difensori del territorio ci chiariscano di quale territorio stiamo parlando? Perché fino ad oggi non s’è capito quale. Dopo tanti proclami – conclude l’associazione – ci saremmo aspettati molta più sensibilità per questi temi da una giunta giovane”.