Roseto. Si è svolto stamattina un incontro in Comune tra il sindaco Enio Pavone e una delegazione della locale associazione commercianti, rappresentata da Annalisa D’Elpidio, che, alla luce della recrudescenza degli episodi di microcriminalità sul territorio comunale, ha lamentato la grave carenza di sicurezza in città. Presenti all’incontro anche l’assessore al sociale, Alessandro Recchiuti, il segretario comunale, Vincenzo Benassai, e il funzionario dell’Ufficio commercio del Comune,Giuseppe Vallese.
Un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato dagli esercenti commerciali rosetani, che hanno chiesto al sindaco Pavone di attivarsi presso le autorità competenti affinché Roseto sia dotata di maggiori organi di controlli posti a presidio del territorio, attraverso un ampliamento degli organici già presenti e un migliore coordinamento delle forze dell’ordine e della polizia municipale. I commercianti chiedono anche l’introduzione di sistemi di videosorveglianza; telecamere che, posizionate nella zone a maggior concentrazione di esercizi commerciali, potrebbero svolgere una funzione di deterrenza e prevenzione dei reati.
“Preoccupazioni e istanze del tutto condivisibili – ha dichiarato il sindaco Pavone -, che l’Amministrazione si farà carico di rappresentare agli organi competenti. Per questo, abbiamo sollecitato un incontro con il Prefetto di Teramo, Valter Crudo, e ottenuto che la prossima riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica, presieduta appunto dal Prefetto, si svolgerà proprio qui a Roseto. Sarà l’occasione anche per illustrare nella sede competente gli indirizzi contenuti nella mozione sulla sicurezza, già votata all’unanimità dal Consiglio comunale, anche in considerazione del fatto che la seconda città per numero di abitanti della provincia richiede sicuramente una maggiore attenzione sotto questo profilo”.
La mozione, inserita in un più generale “Progetto Sicurezza” al quale l’Amministrazione intende dar corso, prevede tra le varie iniziative: il potenziamento dell’organico della locale caserma dei Carabinieri, l’attivazione, presso il Ministero dell’interno, della procedura per la richiesta di un Commissariato di polizia sulla costa; l’istituzione di un Osservatorio sulla sicurezza urbana, presieduto dal sindaco e aperto alla partecipazione delle associazioni operanti nel sociale, dei dirigenti scolastici e dei Consigli di quartiere.