Tortoreto. Ammanchi per poco meno di 1milione e 250mila euro all’ufficio ragioneria, nel periodo compreso tra i 2003 e il 2011. Distrazioni di denaro frutto di pagamenti anomali e indebiti.
Sono le cifre ufficiali, del certosino lavoro di verifica interna al Comune di Tortoreto (relativamente all’ufficio ragioneria), frutto dell’indagine interna avviata dall’ente dopo la deflagrazione del caso Saccuti, l’ex funzionario comunale, nel febbraio di un anno fa, Questa mattina, in Comune, c’è stata una conferenza stampa alla presenza del sindaco Gino Monti, dell’avvocato Gabriele Rapali (legale dell’ente sulla vicenda), Rolando Papiri, presidente della commissione comunale d’inndagine, e Marina Marchegiani, responsabile dell’ufficio ragioneria (che nominata ausiliario di polizia giudiziaria sta lavorando in collaborazione con la Finanza, che ha aperto più di un filone d’inchiesta al Comune di Tortoreto). La prima parte del lavoro (perchè è anche vero che le verifiche sembrano riguardare anche altri settori della macchina amministrativa con gettito finanziario) ha riguardato la verifica di oltre 30mila mandati di pagamento, tra il 1 luglio del 1998, giorno nel quale Pasqualino Saccuti è stato nominato dirigente del settore finanziario fino al febbraio del 2012, quando l’inchiesta della magistratura per la vicenda del Suv in procinto di essere acquistato con soldi pubblici, di fatto, si è concluso con la dimissioni, l’avventura del dipendente infedele al Comune. L’ammanco complessivo, illustrato oggi, è di 1.241mila euro, così ripartito: 2003 (180.303 euro); 2004 (194.968); 2005 (309.695); 2006 (40.400); 2007 (135.565); 2008 (104.232); 2009 (73.000); 2010 (81.353);2011 (121.095 al netto di una parte restituita). La somma “distratta” è uscita dalle casse comunali, così come accertato durante le verifiche con assegni, bonifici ma anche con denaro contante. L’intera attività di ricognizione e verifica, è stata compiuta inizialmente dalla speciale commissione d’inchiesta, supportata strada facendo da una commissione interna monocratica, guidata dal direttore generale dell’ente e nella fase iniziale anche dal revisore dei conti uscente, Francesco Capanna. L’ente, poi, si è avvalso sia della consulenza del legale, Gabriele Rapali, che delle funzioni del nuovo responsabile degli uffici finanziari, Marina Marchegiani. Non tutto, ovviamente, è stato detto oggi anche perchè sulla vicenda ammanchi esiste, su alcuni aspetti, ancora il segreto istruttorio, relativamente al filone dl’inchiesta seguito dalla Guardia di Finanza di Giulianova, che sta spulciando carte e documenti da quasi un anno. Sindaco e presidente della commissione, comunque, hanno ricordato che sarà fatta chiarezza su tutto, anche in considerazione del fatto che al momento sono sotto la lente d’ngrandimento anche altri aspetti (gettito Ici, per esempio). Nel frattempo, puntuali comunicazioni sono state fatte sia alla Procura della Repubblica che alla Corte dei Conti, mentre l’ente è già in movimento, attraverso l’avvocato Rapali, per il recupero delle somme. Da parte dello stesso Papiri è arrivato un ringraziamento all’attività di tutti gli attori coinvolti nell’operazione “verità” sugli ammanchi nelle casse comunali, mentre nel prossimo consiglio comunale si deciderà come muoversi per dare continuità all’attività della speciale commissione consiliare.