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Tortoreto, caso Saccuti: Postuma e Taddeo fuori dalla commissione d’indagine

Tortoreto. Due delibere della Corte dei Conti e le dimissioni di due esponenti di minoranza (Mauro Postuma e Inncenzo Taddeo) dalla commissione d’indagine consiliare sul caso Saccuti scuotono il consiglio comunale.

In una sala gremita, con tanto di partecipazione sonora del pubblico, giovedì sera è andato in scena una seduta dell’assise sivica molto vivave sul piano dialettico e dei contenuti. L’opposizione ha tirato fendenti sia all’indirizzo della maggioranza, sopratutto del sindaco Gino Monti, e del presidente della commissione consiliare, Rolando Papiri. Uno dei punti focali della discussione, ha riguardato due diverse comunicazioni della Corte dei Conti, una del 2011 l’altra del 2012, con le quali si chiedeva di adottare misure correttive al bilancio e di darne comunicazione all’assemblea civica. Ebbene, su questo aspetto il capogruppo del Pd, Nico Carusi, ha parlato di “scelta grave da parte dell’amministrazione di non aver consegnato le delibere in questione alle minoranze”. Nella circostanza, è stata anche presentata dall’opposizione una relazione tecnica, con la quale sono stati contestati due delle sette misure correttive adottate dall’amministrazione civica. Relazione che sarà inviata alla magistratura contabile. Poi l’altro aspetto controverso ha riguardato l’attività della commissione speciale d’indagine, che per l’opposizione non ha più ragione di esistere, visto che è scaduta da sei mesi e non è stata rinnovata. Due consiglieri comunali, Postuma e Taddeo, in aperto contrasto con il presidente Papiri hanno rimesso il mandato e si sono dimessi dallo stesso organismo d’indagine. “Avete difeso un figlio della casta” ha arringato nella circostanza Carusi, riferendosi all’ex dipendente infedele, ” e la cattiva gestione della vicenda ha impedito un rapido sviluppo dell’indagine, cosa che avrebbe consentito un rapido recupero di soldi e beni, mentri oggi chi ha sbagliato non è stato ancora assicurato alla giustizia”.