Roseto. Giovedì 7 marzo il consiglio Comunale di Roseto vedrà finalmente il Piano Spiaggia e la sinistra chiede la procedura VAS. Marco Borgatti, portavoce della Federazione della Sinistra, ricorda che il precedente piano è stato oggetto, nella scorsa consigliatura, di una furibonda battaglia portata da tutte le opposizioni terminata con la sospensiva da parte del TAR.
Oggi le parti in consiglio sono ribaltate ma la storia sembra ripetersi a soggetti invertiti. La battaglia in consiglio sarà sull’adozione o meno, nell’iter di approvazione, della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Tale procedura è indispensabile per comprendere gli effetti del nuovo piano spiaggia sull’ambiente, per informare la cittadinanza e promuoverne la partecipazione. La VAS è una “precauzione” che serve a far coesistere nella stesura del piano interessi economici ed ambientali. Il piano spiaggia andrà ad influire sull’ambiente, sulle nostre spiagge ed influirà sull’economia turistica che si basa sulla bellezza della nostra costa. Il turismo del futuro si basa sul rispetto dell’ambiente e sulla sostenibilità armonizzando natura e servizi per i turisti”.
La Federazione Della Sinistra chiede “al consiglio di assoggettare il Piano Spiaggia alla VAS. Ricordiamo che il precedente è stato sospeso dal TAR proprio perché ritenne “sorretta di consistente fumus la doglianza relativa alla mancata sottoposizione del piano alla VAS. Quindi oggi, in base a quanto deciso dal Tribunale Amministrativo ed alla necessità di coniugare l’interesse economico all’interesse ambientale, è indispensabile tale strumento. La VAS è una garanzia nella fase di approvazione per evitare che presunti interessi privati superino l’interesse di tutta la cittadinanza. Solo tutelando l’ambiente e la nostra costa possiamo essere attrattivi verso le nuove forme di turismo e dare ossigeno ad un settore vitale per Roseto come l’economia turistica. In caso di scelta contraria, da parte della maggioranza, chiediamo – conclude Borgatti – a tutte le forze di opposizione, dal PD al M5S ,di far fronte comune e ricorrere insieme ancora una volta al TAR”.