Teramo.Gianni Chiodi, nel pomeriggio, e senza clamori, fa una puntatina in ospedale per verificare in prima persona cosa accade nel reparto di oncologia del Mazzini di Teramo e si incontra in direzione sanitaria con alcuni responsabili per chiedere lumi su quella che è l’organizzazione dell’attività.
Un lungo confronto con alcuni operatori, utile per prendere coscienza della questione e delle problematiche evidenziate da chi è tornato ad attuare, da lunedì scorso, lo sciopero della fame. In mattinata, in ospedale aveva fatto visita anche il senatore Alfonso Mascitelli, che sempre in mattinata ha presentato un esposto alla procura di Teramo. Nel frattempo, lo sciopero della fame prosegue, “fino a quando”, fanno sapere i manifestanti, ” non ci saranno atti concreti per miglioare la situazione. La nota del Nursind. ” Per evitare le consuete strumentalizzazioni che in questo periodo pre-elettorale inevitabilmente si manifestano, ed ancor più per non sviare sui reali motivi che hanno portato allo sciopero della fame, pur non aderendo formalmente come sigla sindacale al digiuno ormai alla sua terza giornata, manifesta la sua solidarietà e vicinanza agli irriducibili digiunatori.Il Nursind, consapevole dell’esistenza degli effettivi disagi ai quali è sottoposto il malato oncologico nel DH del presidio ospedaliero. di Teramo, si impegna a trovare anche un modo alternativo di confronto con la Asl, al fine di collaborare per una risoluzione rapida e definitiva della problematiche sollevate.Vogliamo, infine, esprimere una particolare vicinanza ad i nostri iscritti, colleghi ed amici che con coerenza e convinzione hanno deciso di aderire allo sciopero della fame, ringraziandoli, perché la loro protesta oggi è, ancora più forte, come cittadini ed infermieri di Teramo, intendendo resistere ad ogni forma di strumentalizzazione, da qualsiasi fonte giunga, rimanendo il loro obiettivo unico il benessere del paziente oncologico”.
ARRIVA IL SOSTITUTO: SCIOPERO SOSPESO
I malati oncologici di Teramo sospendono lo sciopero della fame. Per ora. L’invio del dottor Lalli a disposizione del reparto di Oncologia fino al ritorno del medico in maternità ha portato ad interrompere la protesta in atto da alcuni giorni nel reparto del “Mazzini”. “Continueremo a vigilare in nome e per conto dei malati di Oncologia”, dichiara il blogger teramano Giancarlo Falconi, che ha protestato insieme agli altri malati, “Non permetteremo che gli infermieri che hanno aderito allo sciopero della fame siano oggetto di facili trasferimenti. Vi posso garantire che questi professionisti sanitari meritano un plauso civico”. Falconi ringrazia il prefetto Valter Crudo per l’interesse e la sensibilita’ istituzionale. “L’incontro in Prefettura, in assenza degli scioperanti e di chi aveva sollevato il problema, aveva raffigurato un quadro completamente diverso dalla realtà. Per noi”, conclude il manifestante, “ha vinto la Teramo civile”.