L’ex amministrazione di Montorio al Vomano sottolinea gli obiettivi raggiunti prima dell’arrivo del commissario, ma lancia l’allarme perché alcuni, allo stato attuale, potrebbe non essere centrati proprio per via della caduta dell’amministrazione.
“Sono ormai passati diversi giorni dalla fine prematura dell’Amministrazione Di Centa a Montorio al Vomano, un lasso di tempo che ci è servito per riflettere e valutare, con grande serenità, su di una situazione che si è andata deteriorando negli ultimi mesi e che ha portato una fetta dell’ex maggioranza (e non solo) a voltare le spalle al primo cittadino e a decretare, dopo tre anni e mezzo, la fine di un’esperienza politico-amministrativa non sempre semplice, costellata purtroppo da diverse problematiche (terremoto, maltempo e ricostruzione), ma che ci ha visto, e questo lo vogliamo sottolineare non senza un pizzico di orgoglio, sempre in prima linea e al fianco dei nostri concittadini – dicono l’ex sindaco Gianni Di Centa, il vicesindaco Andrea Guizzetti, l’assessore Anna Foglia, i consiglieri Roberta Petrarca e Alessandro Scavuzzo, oltre al delegato Bim Pierpaolo Voconi – Ora non intendiamo entrare nel merito di scelte politiche, perché solo di queste si tratta, che non abbiamo compreso e che vanno evidentemente oltre quelli che sono gli interessi reali del nostro territorio, ma ci teniamo a ribadire ed a sottolineare quanto di buono questa Amministrazione ha fatto per Montorio al Vomano in tre anni e mezzo di mandato. E lo vogliamo fare attraverso i dati ed i numeri, riferimenti incontrovertibili che, a nostro avviso, danno il reale valore di quanto è stato fatto per un territorio”.
“Oltre a tutto questo c’è la ricostruzione privata, per la quale è stato approvato definitivamente il Piano di Ricostruzione da 53.000.000,00 di euro da integrare con i danni del sisma 2016 e 2017 – proseguono – Infine un’altra opportunità per i cittadini, in un momento economico difficile, che volevamo portare avanti era la possibilità di retrocessione delle aree edificabili inutilizzate, con la relativa riduzione delle imposte. Ora chi invece si è assunto l’onere, pesante, di staccare la spina a questa Amministrazione in un momento così delicato e per dei meri calcoli politici che poco hanno a che fare con i bisogni della collettività dovrà rendere conto ai tanti montoriesi che gli avevano accordato fiducia, dovrà rendere conto a tutte le frazioni, ma non solo, delle opere pubbliche che dovevano partire e che, per il momento, non partiranno, dovrà rendere conto a quanti sono fuori dalle proprie case del processo della ricostruzione che subirà fisiologici e normali rallentamenti dinanzi all’assenza di un’amministrazione comunale, ma soprattutto dovrà rendere conto delle numerose opportunità che erano in ballo e che purtroppo rischiano di andare perse”.