Pineto. Il Comune di Roseto non ricorre al Tar in merito all’istanza di ricerca di idrocarburi gassosi (Villa Mazzarosa) che interessa parte del territorio della provincia teramana. La scelta, che ha immediatamente scatenato la polemica, arriva dopo l’invito della Federazione della Sinistra di unirsi al comune di Pineto nella battaglia legale.
Il sindaco di Pineto Luciano Monticelli ha così commentato la decisione del Comune di Roseto: “Solo ieri sera ho saputo, direttamente dal collega Enio Pavone, che il Comune di Roseto degli Abruzzi non riteneva opportuno ricorrere al TAR relativamente alla questione dell’istanza di ricerca idrocarburi. A questo punto dobbiamo prendere la palla nuovamente in mano noi di Pineto, come sempre accade, e, data la ristrettezza dei tempi a disposizione, procederemo a proporre ricorso dinanzi al Capo dello Stato. Tale soluzione avrà le stesse garanzie di tutela del TAR, compresa la sospensione cautelare del documento relativo al parere del comitato VIA. Tutta la documentazione – conclude il sindaco di Pineto – è ora in mano al Responsabile dell’Ufficio Legale del Comune di Pineto, Federico Cucciolini che, in tempi brevi e con la professionalità di sempre, attiverà la procedura di ricorso”.
La scelta della Giunta Pavone non è piaciuta al Pd rosetano che si chiede “l’amministrazione di centro destra di Roseto tiene al proprio territorio? La risposta purtroppo sembra essere no. Dopo l’approvazione da parte della Regione Abruzzo al permesso di ricerca di idrocarburi sul territorio rosetano, questa amministrazione risulta passiva”. “Infatti è veramente scandaloso che da quando a dicembre è arrivato il parere positivo alla ricerca sul nostro territorio, questa amministrazione non si sia adoperata in nessun modo per contrastare, con mezzi legali, queste ricerche che interessano 1320 ettari del comune di Roseto – commenta Marco Angelini coordinatore del gruppo di lavoro del PD – Si denota la totale inefficienza dell’amministrazione che sembra dormire dinanzi ai veri problemi della collettività rischiando di bloccare ogni possibilità di crescita turistica, economica e sociale della nostra città”.
Duro è l’intervento del capogruppo Ginoble che replica attaccando la totale incongruenza di questa amministrazione “Se con delibera consigliare n. 51/2011 il consiglio all’unanimità vota la salvaguardia della riserva del Borsacchio riconoscendone la sua valenza turistica, ambientale e economica perché non si sono attivati? Noi siamo stati decisi e compatti nell’appoggiare la scelta, ma che oggi non viene sostenuta dalla giunta Pavone lasciandoci così pensare che qualcosa di poco chiaro ci possa essere sotto. Bisogna ringraziare il sindaco del sD Monticelli che in questo poco tempo si sta adoperando per far pervenire il ricorso al Presidente della Repubblica visti i tempi ormai strettissimi, cercando di bloccare tali ricerche, seppur la sua parte di territorio interessata è di molto inferiore rispetto a quella del comune di Roseto”. Conclude il segretario Felicioni “se avete intenzione di trasformare la nostra riviera in una fogna a cielo aperto vi sbagliate di grosso! Noi faremo tutto il possibile per preservare il nostro paesaggio dall’invasione dei petrolieri lottando contro l’immobilismo dell’attuale amministrazione di centro destra Pavone che ha dimostrato di non avere a cuore la salute dei concittadini”.