E’ ciò che chiede la Cgil, come ha recentemente ribadito anche negli ultimi giorni nella Conferenza di Programma a Roma, per tentare di ridurre quel 35% di giovani disoccupati presenti, oggi, in Italia.
“Obiettivo, questo, che non viene raggiunto – scrive il sindacato – certo con la spreco di denaro pubblico e tanto meno col far lavorare gratuitamente i giovani volontari delle associazioni! Ben vengano, le associazioni di volontariato, ma solo se rafforzano le prestazioni dei servizi pubblici, in una logica di completamento e mai di concorrenza. Ecco perché è “politicamente” giusto che si prendano decisioni chiare. Rafforzare numericamente l’organico di personale autista ed infermiere, per l’attivazione di servizi dedicati ai cosiddetti trasporti programmati e secondari, con personale assunto direttamente dall’Asl o altre tipologie di contratto. E Rivedere l’organizzazione del lavoro, di concerto con il sindacato ed i la-oratori stessi. Il lavoro, prima di tutto! Non è uno slogan – conclude il sindacato – ma impegno prioritario del sindacato, della Cgil”.