Il Movimento 5 Stelle di Teramo annuncia una nuova “mattonata sulle casse del Comune, già ridotte a brandelli dalla gestione del centrodestra teramano. A settembre dello scorso anno, infatti, il Comune è stato condannato dal Tribunale di Teramo a pagare un risarcimento danni pari a 65.000 euro in favore della I.S.T.E. – Impianti Sportivi Teramo – S.r.l. a causa di un’occupazione abusiva di terreni realizzata nel 2003 (durante l’epoca Sperandio) per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (viabilità) esterne al servizio del Nuovo Polo Universitario di Teramo, in località Coste di S’Agostino”.
“Questo ennesimo debito sulle spalle dei cittadini teramani esprime chiaramente tutta l’incapacità e l’inesperienza di chi ha amministrato questa Città negli ultimi 20 anni – afferma Fabio Berardini, consigliere comunale uscente del Movimento 5 Stelle – Teramo ha bisogno di una nuova classe politica attenta e trasparente in grado di sorvegliare in modo approfondito l’operato dell’apparato burocratico ed il rispetto del codice degli appalti, per evitare che queste situazioni si verifichino in futuro. Qui sono in gioco i soldi dei cittadini di Teramo che potrebbero essere impiegati in opere e servizi in favore della collettività come più volte proposto dal Movimento 5 Stelle”, conclude l’esponente.
La questione sarebbe così descritta all’interno della relazione dei Revisori dei conti al rendiconto 2016 approvato dal Commissario prefettizio: “E’ stato segnalato il debito scaturente dalla sentenza del Tribunale di Teramo n. 988 pubblicata in data 26/09/2017, con cui è stata decisa la causa promossa dalla I.S.T.E. – Impianti Sportivi Teramo – S.r.l. nei confronti di questo Comune e della Proger S.p.A., con atto di citazione risalente al 2011, per l’accertamento dell’illegittimità/illiceità dell’occupazione di terreni di sua proprietà, per un’estensione di circa mq 3.500, da parte della Proger, in qualità di concessionaria del Comune di Teramo, per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (viabilità) esterne al servizio del Nuovo Polo Universitario di Teramo, in località Coste di S’Agostino, e l’accoglimento della sua pretesa, azionata nei confronti del Comune di Teramo e della stessa Proger, quali responsabili in solido, al risarcimento del danno subito, corrispondente al valore venale dei terreni, alla cui proprietà parte attrice dichiarava di rinunciare, da accertare in corso di causa, oltre interessi moratori e rivalutazione monetaria, con decorrenza dall’occupazione senza titolo dei terreni, avvenuta nell’anno 2003, secondo quanto asserito, sino all’effettivo soddisfo. La sentenza ha condannato al risarcimento del danno, quantificato in circa € 130.000,00, in solido e in parti uguali, sia il Comune di Teramo che la Proger S.p.A. e ammettendo quest’ultima a ripetere dall’Ente il 50% dell’intero risarcimento, soltanto ove dimostri di averlo effettivamente pagato alla ISTE S.r.l.. La sentenza è stata appellata dalla Proger S.p.A. che ha chiesto anche la sospensione della sua efficacia e l’udienza è stata a tal fine fissata dalla Corte di Appello di L’Aquila per il 10/01/2018”.