Sono questi i primi provvedimenti adottati dalla Provincia di Teramo, nell’ambito di un servizio di contenimento della spesa, conseguenza diretta dei tagli imposti dalla spending review.
Le decisioni sono state messe a punto questa mattina durante la Conferenza di dirigenti, riunita alla presenza del presidente Valter Catarra. I dirigenti si ritroveranno martedì prossimo alle 10 per mettere nero su bianco un vero e proprio Piano organico che dovrà prevedere una scala di priorità rispetto ai servizi essenziali da garantire ed una accurata ricognizione sui compiti e sull’organizzazione del personale dipendente in servizio, anche in vista di una riorganizzazione delle risorse umane disponibili. Intanto sono state avviate le verifiche sui residui attivi del 2012 (eventuali somme messe in bilancio e non spese).
Nel frattempo, si contano già le prime “vittime”. Dal primo gennaio, infatti, è stato dismesso il servizio di vigilanza delle sedi provinciali che, quindi, rimarranno chiuse al pubblico il lunedì, il mercoledì e il venerdì pomeriggio; adozione della posta certificata per le comunicazioni interne ed esterne con un considerevole risparmio di carta; taglio della rassegna stampa telematica; sinergie “professionali” (come ad esempio fra il settore bilancio/informatica e quello del personale) dove i dipendenti si possono alternare fra i due settori.
Viene garantita l’apertura del Centro Antiviolenza La Fenice, ma solo per quattro ore due giorni alla settimana, grazie ad un accordo con l’associazione di volontariato Iris Onlus. E viene garantita pure, con un dipendente dell’ente, l’apertura dell’Agenzia Giovani (anche qui in misura ridotta perché verrà rispettato il normale orario degli uffici, con la chiusura pomeridiana del lunedì, del mercoledì e del venerdì).
“Martedì avremo le idee più chiare” commenta Catarra “ma insieme ai dirigenti ci stiamo muovendo nell’ottica di una razionalizzazione delle risorse umane e finanziare esistenti considerando che, proprio in virtù dei mancati trasferimenti, ci sono settori dove al momento il carico di lavoro risulterebbe essere minore che in passato e dove, quindi, si potrebbero prevedere dei trasferimenti di personale a favore di altri servizi”.
Il Prefetto Valter Crudo, intanto, su richiesta dei sindacati, ha convocato per questo pomeriggio alle 18 una riunione alla quale parteciperanno la Provincia, la Regione e la Teramo Lavoro. Il Prefetto ha voluto mettere attorno al tavolo tutti i soggetti coinvolti affinchè vengano valutate le possibili prospettive per i dipendenti della società in house, a casa dal 1 gennaio.