Montefino. L’ufficio postale chiude e il sindaco ci si barrica dentro. La singolare protesta messa in atto dal primo cittadino di Montefino, Ernesto Piccari, scatena una lunga serie di reazioni. A cominciare dal presidente dell’Anci Abruzzo, Antonio Centi, secondo cui “la notizia la dice lunga sulla vergognosa condotta aziendale che Poste Italiane sta attuando nella regione”.
“Il 4 dicembre scorso” ricorda “a nome dei tantissimi Comuni della nostra Regione, penalizzati o in via di penalizzazione dalla decisione di Poste Italiane di riorganizzarsi a danno dei cittadini per favorire presunte efficienze aziendali, ho richiesto al presidente Gianni Chiodi di assumere una iniziativa assieme ai presidenti delle altre Regioni per affrontare tale problema. Purtroppo, non soltanto non ho ricevuto un cenno di risposta ma, forse per mia colpa, non ho nemmeno notizie di eventuali iniziative del presidente in tale direzione. Poste Italiane S.p.A. intende ridimensionare drasticamente la propria rete di uffici, puntando sempre piuù a diventare banca e sempre meno azienda di servizi pubblici; l’Autostrada dei Parchi ha aumentato in maniera insopportabile dal primo gennaio i pedaggi automobilistici e non sembra che le suddette due gravi situazioni stiano impegnando più di tanto i responsabili politici della Regione. Non possono essere soltanto i sindaci ad attivare anche azioni estreme per difendere le popolazioni abruzzesi”.