Quaranta mesi di amministrazione targata Giuliano Di Flavio raccontati durante una lunga assemblea pubblica.
In una Sala Allende gremita e attenta, giovedì sera, è andata in scena l’attesa assemblea pubblica convocata dall’ex sindaco e dei colleghi di maggioranza, dopo l’arrivo del commissario prefettizio. Epilogo, come è noto, figlio delle dimissioni di sette consiglieri comunale dinanzi al notaio. L’ex sindaco ha ripercorso tutte le tappe del suo mandato (identica cosa hanno fatto i colleghi di Nereto Democratica), dagli inizi.
Evidenziando le criticità incontrate (soprattutto di tassazione e bilancio) e gli obiettivi raggiunti in tema di opere pubbliche e pianificazione del territorio. Tutto per finire al Polo Servizi della Val Vibrata, inaugurata solo ieri. Non sono mancate stoccate verso coloro che hanno deciso di mettere fine, prima del termine dell’amministrazione comunale, e in particolar modo a Massimo Salvi, che si è dimesso assieme ai consiglieri di minoranza.
Alla serata ha preso parte anche l’assessore regionale Dino Pepe, che è anche intervenuto sul caso-Nereto. Operazione verità quella avviata dagli ex amministratori cittadini, in attesa ovviamente che si metta in moto anche la locomotiva che poterà alle amministrative della prossima primavera, dove ovviamente non è da escludere una riproposizione degli amministratori uscenti. Il clima, in ogni caso, è ancora caldo e tra una settimana (giovedì 14 dicembre) anche i consiglieri che hanno “dimissionato” il sindaco terranno a loro volta un’assemblea pubblica.