Alba Adriatica, Comune estingue mutuo per 800mila euro

 

alba_adriatica_comuneAlba Adriatica. In un’unica soluzione il Comune riduce il proprio indebitamento per 800mila euro. Nel corso della seduta del consiglio comunale, dedicata all’assestamento di bilancio, infatti, l’ente ha provveduto all’estinzione parziale del mutuo contratto, appena nel 2010, per la realizzazione della nuova maxi-condotta delle acque bianche di viale Vittorio Veneto. A voler estremizzare, se l’opera è in corso di realizzazione proprio in questo frangente, l’amministrazione comunale ha già coperto parte delle spese di competenza. Quasi la metà del mutuo contratto con un istituto di credito privato (800mila euro sui 2milioni complessivi) è stata estinta grazie ad un avanzo di amministrazione (pari a 736mila euro) e la restante quota con un rimborso che l’ente avrebbe dovuto restituire allo Stato, nel contesto della cosiddetta revisione della spesa (63mila euro), che come da direttiva poteva essere, in alternativa, essere dirottata nel ridurre l’indebitamento. “ Attraverso questo tipo di operazione” sottolinea Gianfranco Marconi, assessore con delega alle finanze, “ il Comune oltre a poter ridurre l’indice di indebitamento, parametro utile per il rispetto del patto di stabilità, avrà un risparmio nel tempo di circa 70mila euro in relazione a tutti gli oneri passivi legati alla contrazione di un mutuo”. Va detto, che due anni fa l’ente, sempre attraverso un avanzo di amministrazione, estinse mutui per una cifra analoga con la Cassa Depositi e prestiti. All’epoca, l’operazione ebbe un costo accessorio, di circa 100mila euro. In questa circostanza, invece, l’estinzione anticipata non ha comportato costi. Il percorso seguito dall’ente rientra in una precisa strategia, finalizzata proprio a ridurre sensibilmente l’incidenza dei mutui, e del relativo indebitamento, nel contesto delle voci di bilancio. Nelle ultime annualità, infatti, si sono registrati cospicui avanzi di amministrazione, che in virtù delle norme in materia di finanza pubblica, possono essere destinati ad investimenti (con rischi però di sforare il patto di stabilità) o per estinguere i mutui.

 

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