Finisce prima del tempo l’amministrazione comunale di Nereto con le dimissioni di sette consiglieri comunali. Ad un anno e mezzo dalla fine del mandato amministrativo del sindaco Giuliano Di Flavio, infatti, il consiglio comunale termina il suo percorso e spiana la strada dell’arrivo del commissario prefettizio.
Questa mattina, infatti, sei consiglieri di minoranza (Piero Di Felice, Giacomo Mistichelli, Daniele Laurenzi, Giuseppe Fagotti, Graziana Frezza e Fabio Cinì) e l’assessore Massimo Salvi hanno apposto, in maniera contestuale dinanzi al notaio, le dimissioni dei rispettivi incarichi. Il risultato è che l’amministrazione Di Flavio, che da un anno e mezzo aveva una maggioranza risicatissima non ha più i numeri per governare. Esperienza amministrativa conclusa e imminente l’arrivo del commissario. È una storia che si ripete, visto che anche nel 2009 (sempre amministrazione di centrosinistra) arrivò il commissario.
La nota dei consiglieri dimissionari
Stamane abbiamo rassegnato collettivamente e irrevocabilmente, in maniera eterogenea, le dimissioni dal Consiglio Comunale del Comune di Nereto, manifestando dunque le nostre singole volontà in funzione dell’obiettivo unitario di scioglimento del Consiglio. Purtroppo è un atto necessario, preceduto nel passato da accesi dibattiti, anche documentali, solo inizialmente tra maggioranza e opposizioni e subito dopo dallo sfaldamento umano, non solo politico, di una maggioranza che da tempo ha perso la fiducia di componenti importanti e qualificanti come l’ex Vicesindaco Di Felice il consigliere Mistichelli e oggi dell’Assessore Salvi.
Riteniamo ciò atto dovuto, per il bene del nostro paese al fine di agevolare l’immediato ripristino di una sana gestione fondata sul rispetto delle leggi, dello statuto e dei regolamenti in considerazione anche della dignità dei Consiglieri comunali che ormai non possono avere più alcuna fiducia nei confronti del gruppo politico del Sindaco Di Flavio poiché sempre di fronte a continue interpretazioni, dilazioni e sotterfugi.
M5S, la Fonte uniti per Nereto, Direzione futuro Nereto e l’Assessore Salvi sono oggi seriamente preoccupati delle possibili conseguenze derivanti da questo tipo di gestione riguardo innanzitutto agli aspetti finanziari, quindi del bilancio pubblico, che potrebbero mettere in grande difficoltà anche l’intera collettività.
Per tutti noi, non è più possibile tollerare una tale assurda e imbarazzante situazione contraddistinta anche dal totale smantellamento della macchina amministrativa attraverso lo smembramento del personale in tutti gli uffici comunali sprovvisti dei responsabili nelle aree: finanziñ, tributi, anagrafe e polizia locale oltre a ciò l’esempio lampante risulta essere la totale assenza dei vigili urbani alla carenza cronica di operai che ha determinato il poco decoro urbano.
La nostra valutazione non può che essere molto negativa, altresì di come è stato gestito il Consiglio Comunale, che è diventato un bivacco, con interventi tecnici che purtroppo si sono fermati alla forma degli atti amministrativi e che hanno snaturato il ruolo politico di questa assemblea. Si pensi all’abolizione delle commissioni consiliari permanenti che, di fatto, corrisponde ad una eliminazione di spazi di confronto democratico.
Ultimamente lo stesso Consiglio non aveva più neanche il numero legale, in prima convocazione, per deliberare qualsivoglia atto assembleare così da determinare la paralisi amministrativa. Una situazione surreale dove i Consigli si svolgevano di sabato mattina all’orario di pranzo per permettere alla maggioranza di aspettare, quando andava bene, il rientro di una consigliera fuori per lavoro.
Stacchiamo la spina, per dignità, se pur con ruoli differenti e da posizioni politiche diverse non potevamo più sottacere all’atteggiamento sordo e supponente di un’amministrazione mediocre, inconcludente e assente non solo nell’ordinario ma sui grandi temi e problemi del momento come la sicurezza sismica degli edifici scolastici forse confusa con altre tipologie di lavori in corso ad esempio presso la scuola elementare.
Con rammarico ma nel rispetto di principi di etica e morale rassegniamo le nostre dimissioni perché non è questa la Nereto che vogliamo. Ai cittadini diciamo che l’arrivo ivo di un Commissario Prefettizio non comporterà difficoltà di genere economico poiché la pressione tributaria è già ai massimi livelli, ma aiuterà a fare chiarezza su anni di gestione dell’amministrazione del Sindaco Di Flavio e degli organi monocratici nominati dallo stesso.
(Daniele Laurenzi, Giuseppe Fagotti, Graziana Frezza, Massimo Salvi, Fabio Cinì, Piero Di Felice, Giacomo Mistichelli)